Venerdì mi hanno ricoverato d’urgenza per un tumore al colon diagnosticato poche ore prima”. A parlare è Flavia Amabile, giornalista de La Stampa, che sul quotidiano ha raccontato oggi la scoperta del tumore e l’operazione, effettuata appena in tempo, che l’ha salvata.

Ancora un po’ e questa non l’avrebbe raccontata - le ha detto il medico subito dopo aver visionato i risultati della colonscopia e della Tac – Ma è arrivata in tempo. La risolviamo, non si preoccupi”.

La giornalista ha parlato delle infinite liste d’attesa che avrebbe dovuto affrontare per sottoporsi agli esami e che proprio a causa di quelle tempistiche eccessivamente lunghe, sarebbe potuta morire.,

Ho avuto il primo segnale d’allarme due settimane fa. A quel punto avevo due possibilità: rivolgermi alla sanità pubblica o a quella privata – ha affermato – Per prenotare una visita gastroenterologica nel pubblico a Roma in alcune Asl avrei dovuto aspettare più di un mese. Sarei arrivata troppo tardi. In casi particolari, come la presenza di un tumore, il tempo è tutto. Ho prenotato perciò una visita nel privato”.

Come informa Open.online, in Italia vengono diagnosticati circa 50mila casi all'anno di tumore al colon. “Durante il primo anno di pandemia gli screening si sono ridotti di circa il 45%” ha spiegato Amabile.

Racconto del mio tumore per lanciare un allarme, da giornalista quale sono. Da quando il medico ha pronunciato quella frase, non smetto di pensare a chi non ha avuto la mia possibilità. Una possibilità legata solo alla capacità di pagare un esame che dovrebbe essere garantito a tutti" ha detto la giornalista.

Un Paese civile e giusto non crea sacche privilegiate di persone che possono curarsi e altre no” ha concluso.

Una storia che mette i brividi e che fa decisamente riflettere sulla sempre più drammatica situazione del sistema sanitario italiano. Perché, se paghiamo tasse di certo "non poco consistenti", non dovrebbero esserci garantiti per tempo gli esami di prevenzione e le eventuali cure? Dove dobbiamo arrivare per far smuovere le coscienze e fare sì che questo meccanismo, che porterà inevitabilmente alla distruzione del Paese, venga bloccato?