Il capitano dell’imbarcazione Carola Rackete è stata iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per rifiuto di obbedienza a nave da guerra, secondo quanto previsto dal codice della navigazione. L'iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura di Agrigento, è stata fatta dopo l'acquisizione dell'annotazione della Guardia di finanza. Sulla questione, durante una diretta Skype con la sala stampa estera. Carola ha detto a chi le faceva notare che il ministro dell'Interno la considera la "nemica numero uno": "Non ho letto i suoi commenti, non ho tempo. Ho 40 persone, più 20 di equipaggio, quindi 60 persone di cui occuparmi. Mi tengono occupata giorno e notte. Salvini si metta in fila".

"Affronterò tutto con il supporto dei legali della Ong, ora voglio solo le persone a terra", ha aggiunto.

Intanto, il vice premier Salvini, che ha chiesto l’arresto dell’equipaggio della Sea Watch3 e il sequestro della nave battente bandiera olandese, dopo l’entrata non autorizzata in acquee italiane, sui social attacca il Capitano e commenta così la raccolta fondi, arrivata a 303 mila euro, avviata per le spese legali che Carola Rackete dovrà sostenere. “In colpa per essere nata “bianca, tedesca e ricca” e Sören (ricordate? Il suo motto pare sia “rimanere ribelle, rimanere marciume”) ringraziano il PD per le donazioni alla nave pirata Sea Watch”.