L'idea di una raccolta fondi sui social è partita da Franco Matteotti e in 24 ore sono stati raccolti oltre 250 mila euro. Soldi che serviranno per aiutare il Capitano della Sea Watch, Carola Rackete, per aver commesso una serie di violazioni, prima fra tutte essere entrata in acque territoriali italiane.

“Carola potrebbe affrontare pesanti condanne in Italia. Aiutaci a difendere i diritti umani, condividi questo post e fai una donazione per la sua difesa legale", si legge nella descrizione del gruppo creato su Facebook dal nome “Raccolta fondi per spese legali e sanzioni per Seawatch3”

“Sono responsabile dei 42 naufraghi salvati in mare che non ce la fanno più, le loro vite sono più importanti di qualsiasi gioco politico”, ha detto in questi giorni il Capitano.

I soldi raccolti verranno gestiti direttamente dalla società di Mark Zuckerberg che li girerà alla Ong, ha spiegato a La Repubblica uno degli attivisti coinvolti, Fabio Cavallo della Rete nazionale antifascista. “Se ne avanzeranno, serviranno per finanziare nuove missioni. Non abbiamo dietro Soros, non ci sono partiti. Il nostro è stato un gesto di umanità, non una scelta politica".



Foto di Nick Jaussi / Sea-Watch utilizzata come copertina del gruppo "“Raccolta fondi per spese legali e sanzioni per Seawatch3”