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Nonostante il via libera formale non sia ancora arrivato, la situazione per la Sea Watch sembra sia sbloccata. Il premier Giuseppe Conte lo fa sapere da Milano, durante un incontro col sindaco Beppe Sala. "Si è aggiunto anche il Lussemburgo tra i Paesi in cui saranno redistribuiti i migranti della Sea Watch, e lo ringrazio. Siamo, con l'Italia, 7 Paesi".
Dopo l'annuncio dell'accordo raggiunto ieri per la redistribuzione in Europa dei 47 migranti, di cui 15 minori, a bordo della Sea Watch, il vertice notturno a Palazzo Chigi tra Conte, Salvini e Di Maio è servito ad ottenere l'ok del ministro dell'interno.
Oltre al Lussemburgo e Italia, al patto, hanno aderito anche Germania, Francia, Portogallo, Romania, Malta.
"Malta ci sarà come c'è sempre stata. Per noi la parola solidarietà non è un concetto flessibile che si applica solo quando siamo noi a chiederla. E' una costante". Il premier maltese Joseph Muscat, a Cagliari per un incontro del Distretto aerospaziale sardo, aveva confermato la disponibilità da parte di alcuni Paesi ad accogliere i migranti della Sea Watch annunciata dal premier Conte al ritorno dal vertice di Nicosia a Cipro con i capi di Stato dei paesi Ue del Mediterraneo.
La Germania ha fornito anche nel caso della nave Sea Watch 3 la propria disponibilità a un contributo solidale: "accoglieremo una parte dei profughi in modo che possano chiedere asilo e protezione qui", ha ribadito il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, in conferenza stampa. È chiaro che "serve una soluzione comune e duratura in Europa", ha aggiunto.
Al Viminale stanno in questa fase mettendo a punto le modalità dello sbarco. I 47 migranti saranno poi portati in autobus in un hotspot a Pozzallo o a Messina. Qui verranno identificati e aspetteranno di essere trasferiti nei Paesi europei che hanno dato la disponibilità.