La morte di Maurizio Costanzo ha sconvolto e commosso tutto il Paese. In migliaia sono accorsi a dare l’ultimo saluto al noto giornalista e scrittore presso la camera ardente allestita nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. Tra i tanti personaggi noti come Mara Venier, Pierluigi Diaco, Paola Saluzzi, Gianni Ippoliti, Rudy Zerbi, Ermete Realacci e Valerio Mastandrea, commossi e straziati dalla perdita, anche persone comuni. E proprio queste, nelle ultime ore, si sono rese protagoniste di un fenomeno a cui non avevamo mai assistito: la richiesta di selfie a Maria De Filippi, moglie di Maurizio Costanzo, in camera mortuaria. 

Dalla trasmissione di quelle immagini in diretta, è nata spontanea l’indignazione da parte del web e degli amici famosi della coppia. La De Filippi è una conduttrice di successo, amatissima da tutte le generazioni. E proprio con la star delle star i fan hanno ricercato un ricordo in un momento che la donna vorrà dimenticare per sempre. Non è stata rispettata e protetta nel suo dolore da persone che oggi vengono considerate meno umane. 

Siamo certi che lo stesso Costanzo, giornalista di punta del panorama dell'informazione, avrebbe potuto trattare il tema nella sua amatissima trasmissione Il Maurizio Costanzo Show e chiedersi: perché? Perché non rispettare il dolore di una moglie che ha perso suo marito dopo 27 anni di vita insieme? Perché dimenticarsi della delicatezza del momento? Cosa sta accadendo nella nostra società? Per far luce sul tema abbiamo rivolto alcune domande alla Psicologa Claudia Demontis

Dottoressa abbiamo assistito ad un fenomeno che venti, ma anche solo dieci anni fa, sarebbe stato inimmaginabile… quel che è accaduto è davvero qualcosa che potevamo non aspettarci? 

“Fino a pochi anni fa sembrava impossibile, perché la società moderna aveva rimosso il tema morte, tenendolo fuori dai discorsi così come i cimiteri stanno fuori dalle città.

Ma in un’epoca in cui “Se non sono visto non esisto” come potevamo non aspettarci un gesto simile in cui la protagonista è stata la deus ex machina del carrozzone mediatico?”

Cosa porta degli individui a non empatizzare con la famiglia del defunto e a richiedere una foto ricordo in una camera mortuaria?   

“La famiglia Costanzo-De Filippi è riuscita a portare sullo schermo qualsiasi tipo di emozione e dolore attraverso situazioni familiari anche molto intime, per cui le persone si sono sentite libere di calcare una piccola parte del loro palcoscenico non pensando alle conseguenze del gesto.”

C’è stata molta indignazione sul web, però è lecito chiedersi: ci sono dei comportamenti simili che adottiamo, associabili a questo, che tendenzialmente sottovalutiamo? 

“Nel mio studio ho visto diversi adolescenti crollare perché presi di mira nei social, il fenomeno del cyberbullismo ne è la prova, per questo consiglio a genitori e insegnanti di stare il più vicino possibile ai ragazzi soprattutto a quelli più sensibili.

Dottoressa ha un nome il fenomeno a cui abbiamo assistito?

“È un fenomeno già radicato oltreoceano e che ora sta contagiando l’Italia: l’Online Mourning, ossia la condivisione del lutto sul web. Dopo il sesso, l’amore, la malattia, è caduto l’ultimo tabù digitale: anche la morte è entrata nella quotidianità della rete

Ma l’empatia e il rispetto del dolore altrui non dovrebbero mai venire meno, soprattutto in occasioni in cui il lutto mostra il volto più umano e fragile di chi lo sta attraversando.”