Una storia da brividi, fatta di violenze e maltrattamenti nei confronti di una persona fragile che avrebbe dovuto ricevere invece aiuto, affetto e attenzioni. La riporta Fanpage.

Un vero e proprio incubo quello vissuto per anni da una 55enne di Nichelino, nel Torinese, con problemi psichiatrici. Sono state le sue due badanti, madre e figlia di 65 e 44 anni, a farle vivere un infermo e sono ora accusate di reati pesantissimi: lesioni aggravate e riduzione continuativa in schiavitù in concorso, adoperando sevizie e agendo con crudeltà. La posizione più grave è quella della 44enne, attualmente ai domiciliari, mentre alla madre è stato formalizzato il provvedimento di allontanamento dalla casa dove avvenivano i maltrattamenti.

La donna, come riportano i quotidiani locali e Fanpage, veniva picchiata dalle due donne a mani nude e spesso con un bastone di ferro. Veniva legata al letto, costretta a dormire per terra e a volte anche sul balcone nel freddo dell’inverno. Veniva bruciata col ferro da stiro “per punizione”, per aver lasciato i vestiti stropicciati. La 55enne non poteva uscire né parlare con nessuno, era costretta a fare da schiava per tutta la famiglia, e non le veniva dato da mangiare: era costretta infatti spesso a rovistare nella spazzatura. Inoltre, come ha riferito la stessa vittima, era costretta a fare docce gelate perché le due donne non volevano che usasse l’acqua calda.

 

Fu suo padre, poco prima di morire nel 2016, ad “affidarla” a quella che era la sua badante, che aveva subito accettato e aveva accolto in casa la 55enne,  ricevendo anche una somma mensile per le sue spese personali. Poi il calvario.

La vittima è stata trovata dai carabinieri in evidente stato di malnutrizione e con evidenti lividi. La donna era formalmente in carico a un tutore legale, ma viveva nella casa della ex badante del padre.

A far scattare le indagini dei militari proprio le segnalazioni del tutore, che già dal 2019 volle sapere cosa succedeva in quella casa, ma probabilmente i maltrattamenti sono iniziati anche prima. Negli ultimi anni anche alcuni vicini di casa hanno chiamato i carabinieri.

"I primi tempi andava tutto bene – ha raccontato la vittima ai militari - ma io ero abituata a fare le cose a modo mio e lei non lo tollerava. Ha cominciato a trattarmi male e mi picchiava, non era contenta di come facevo le pulizie. Poi nel 2021 è traboccato il vaso. Ha cominciato a picchiarmi con un bastone di ferro e non mi passava le telefonate dei miei parenti. Mi diceva che mi avrebbe fatto chiudere in una struttura psichiatrica e che mi voleva morta, mi legava al letto perché non voleva che mangiassi di notte".

Come riporta Fanpage, la 55enne ora è finalmente libera da quell'incubo si trova in una comunità protetta.