Avrebbe certificato come autentici alcuni lavori riconducibili all'artista Gino de Dominicis, ritenuti falsi dal nucleo di Tutela del patrimonio artistico dei carabinieri. Accuse per le quali la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Vittorio Sgarbi. 

Il critico d'arte potrebbe finire a processo: domani il giudice per le udienze preliminari di piazzale Clodio è chiamato a decidere. Si tratta dell'indagine che nel novembre del 2018 portò all'arresto di due persone, poste ai domiciliari.

Sul registro degli indagati erano finite venti persone, tra cui lo stesso Sgarbi, a cui i magistrati contestano, nel suo ruolo di presidente della Fondazione Archivio Gino De Dominicis di Roma, la violazione dell'articolo 178 lettera C del codice dei beni culturali e del paesaggio. 

Su disposizione del gip furono sequestrate oltre 250 opere considerate contraffatte per un valore di oltre 30 milioni di euro e venne individuato il locale adibito a laboratorio dove sono state trovate opere con tutto il materiale idoneo alla produzione di falsi.