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Un uomo di 48 anni si è presentato al comando provinciale dei carabinieri di Modena con il cadavere della moglie nel suo furgone, che aveva parcheggiato all'esterno. È successo nella tarda serata di ieri. I militari hanno trovato la vittima nel bagagliaio, rannicchiata in posizione fetale con un sacchetto di plastica nero stretto al collo con un filo elettrico plastificato.
La donna, identificata in una 40enne italiana di origini russe, era stata precedentemente soffocata, secondo una prima ricostruzione effettuata dal medico legale sul posto, con una cintura ancora stretta al collo, coperta inizialmente dalla busta. Il marito è stato arrestato per omicidio aggravato e portato nella casa circondariale di Modena, in attesa della successiva udienza di convalida.
Dalle prime indagini effettuate, è emerso che la donna aveva avviato davanti all'autorità giudiziaria di Innsbruck, in Austria, una procedura per la regolamentazione dell'affidamento prevalente dei figli minori e l'esercizio del diritto di visita, procedimento poi definito con decisione il 17 maggio 2023.
L'uomo, a gennaio scorso, aveva presentato ricorso al tribunale civile di Modena per separazione giudiziale con addebito a carico della donna, contestando la giurisdizione dell'autorità giudiziaria austriaca. Di contro, il tribunale di Modena, ritenendo di non dover assumere provvedimenti temporanei urgenti, essendovi già la decisione del giudice straniero comunitario con decisione riconoscibile nel nostro Stato, ha assunto la causa in decisione a maggio sulla questione preliminare della giurisdizione. A febbraio, due mesi prima, la vittima aveva presentato istanza al tribunale di Innsbruck per ottenere l'affidamento esclusivo dei figli minori.