Tre piste da ballo con altrettanti Dj, e un solo addetto alla sicurezza. Centinaia di giovani e giovanissimi accalcati e intenti a ballare a ritmo di musica. Erano addirittura mille, secondo quanto riferito dal Comune di Rimini, gli avventori della discoteca Ecu, chiusa la notte scorsa per violazione delle norme anti-Covid.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale e della Polizia, che hanno disposto la chiusura del locale per cinque giorni. Al gestore, oltre alla violazione delle norme anticontagio, sono state contestate anche irregolarità per le uscite di sicurezza, per gli estintori e per l'unica presenza di un addetto alla sicurezza. La serata era stata pubblicizzata come "il primo raduno afro dell'estate in riviera". "Ingresso limitato e solo su prenotazione nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. Posti limitati a mille persone", si leggeva nella pagina dell'evento.

In Riviera, la notte scorsa, sono state chiuse anche altre due discoteche per violazione delle normative anti-Covid. I carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Riccione hanno chiuso infatti per la seconda volta in due settimane la discoteca Musica sanzionandola nuovamente. All'interno del locale, infatti, si stava svolgendo una serata di ballo nonostante i divieti. L'altra discoteca costretta a chiudere è Bikini, anche in questo caso si è rilevata la violazione delle normative anti-Covid.

"Dalla prossima settimana cominceremo a restituire le licenze e a riaprire come circoli privati, così almeno avremo la possibilità di far ballare i nostri soci". È la protesta dei gestori dei locali dell'Emilia-Romagna. A lanciare la manifestazione è Gianni Indino, presidente Silb-Fipe in Emilia-Romagna, il sindacato dei locali da ballo: "Cominceremo a suggerire agli associati di restituire le licenze e di passare alla categoria dei circoli privati".

"Molti locali non supereranno l'estate e non avranno più futuro. I circoli - spiega Indino - hanno meno vincoli delle discoteche perché ai soci si consente il ballo. Al momento vietato nelle discoteche che possono al contrario aprire solo con servizio bar e ristorazione al tavolo. Si può ascoltare musica ma non si può ballare, perché ci si assembra. Noi ci siamo, ci rendiamo disponibili, controlliamo i Green Pass, facciamo tamponi a chi ne è sprovvisto, ci rendiamo disponibili ma vediamo un muro di gomma a ogni nostra proposta".

"Se il vaccino funziona - aggiunge - allora perché non consentire di ballare a chi dimostra di essere vaccinato?".