PHOTO
"I cooperanti italiani devono andare con organizzazioni serie e competenti, che mai manderebbero ragazzi allo sbaraglio. Non mi pare che si sia mai parlato di volontari sequestrati per essere andati in Africa a lavorare, ad esempio, con Save the Children, con Emergency, con il Cuamm, i Medici cattolici con l’Africa, con organizzazioni insomma strutturate, professionali, che mai si sognerebbero di mandare questi ragazzi in zone a rischio. Ricordiamo che quella zona dove è stata mandata Silvia è una zona giudicata dalla Farnesina sensibile, a rischio”.
Così Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile, intervenendo a Quarta Repubblica, il programma di Nicola Porro.
“Non facciamo critiche o giudizi su di una ragazza che si è fatta 15/16 mesi con questi personaggi terribili. Ma facciamo un’analisi seria a quelle organizzazioni che assumono questi ragazzi e che per un briciolo di pane li mandano a lavorare senza nessuna assistenza e nessuna copertura. Molte di queste organizzazioni improvvisate, che dicono di aiutare i bambini del terzo mondo, fanno firmare delle liberatorie ai ragazzi, non si assumono nessuna responsabilità. Solo le organizzazioni serie si assumono pienamente la responsabilità di proteggere i propri ragazzi, i propri volontari. È questo il discrimine che deve essere fatto”, ha spiegato Bertolaso.
E sui rapitori di Silvia Romano ha detto: "Non ci possono essere assoluzioni verso questi criminali, sono professionisti del terrorismo e non credo che sia stato casuale che abbiano tenuto questa povera ragazza per 18 mesi".