Il mese di novembre si sta rivelando caldo sul fronte delle proteste sindacali, con il prossimo venerdì 29 che segna il culmine dello sciopero generale dei sindacati di base contro le politiche economiche del Governo, nonché contro Cgil e Uil. Adl Cobas, Cub, Usi Cit, Sial Cobas, Adl Varese, Sgb, Si Cobas, insieme all'associazione dei Giovani palestinesi (Pym) e l'Udap, hanno annunciato manifestazioni, cortei e presidi in varie città italiane.

A Milano, il punto di incontro è fissato per le 9.30 in Piazza Fontana, dove verrà commemorata Licia e Pino Pinelli e sarà dipinto un murale a sostegno della lotta per la giustizia sociale. A Roma, alle 9.30 in piazza Indipendenza, il corteo passerà davanti al Mef e si concluderà in piazza Barberini con una conferenza stampa di fronte al ministero del Lavoro. Allo stesso modo, sono previsti concentramenti a Torino, Genova, Savona, Bologna, Firenze, Padova, Trento e Napoli.

I sindacati di base contestano le politiche economiche attuate, denunciando la precarietà, il lavoro povero e l'indifferenza verso il popolo palestinese, chiedendo invece il ripristino della Scala mobile per gli stipendi, maggiori investimenti nella sanità pubblica, l'abolizione dei ticket sanitari, un aumento dei salari e delle pensioni, il ripristino dell'Equo canone e la costruzione di case pubbliche a prezzi accessibili.

Walter Montagnoli, segretario nazionale della Cub, sottolinea l'emergenza delle morti sul lavoro e chiede misure urgenti da parte del Governo, incluso l'istituto del reato di omicidio sul lavoro. Inoltre, critica la manovra economica del Governo definendola antipopolare e dannosa per la povertà.