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Tre donne morte e quattro feriti, di cui una donna gravissima. È il tragico bilancio della strage accaduta ieri a Roma, a seguito della quale è stato fermato e accusato Claudio Campiti, 57 anni. L’accaduto ieri in un bar della Capitale, durante una riunione di condominio.
La donna ferita più gravemente è ricoverata all'ospedale Sant'Andrea in prognosi riservata: è stata sottoposta a un intervento chirurgico ed ora si trova in rianimazione. Lo riporta Tg Com 24.
Un uomo, ferito al volto, di 67 anni, è stato trasportato al Policlinico Gemelli, una donna 80enne, ferita al torace, al Policlinico Umberto I, mentre un uomo di 65 anni ha avuto un malore ed è stato portato in stato di shock all'ospedale Pertini.
Durante la riunione, il fermato ha estratto la pistola e ha sparato uccidendo Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano. La Procura di Roma gli contesta il triplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Nel decreto di fermo il pm Giovanni Musarò gli contesta inoltre il porto abusivo di armi.
Sempre secondo quanto riporta Tg Com 24, l'indagato è stato trovato in possesso di 170 proiettili e di un secondo caricatore. Ha sparato sette-otto colpi, altri sette erano nel caricatore dell'arma e altri 155 gli sono stati trovati addosso.
La Procura di Roma gli contesta nel decreto anche il pericolo di fuga: al momento della sparatoria l’uomo aveva con se il passaporto, vestiti dentro uno zaino e sei mila euro in contanti.
I carabinieri della scientifica hanno effettuato i rilievi all'interno del gazebo che il Consorzio Valle Verde aveva affittato per svolgere la riunione.
"Mi sono gettato addosso a lui e l'ho bloccato - ha raccontato agli inquirenti il 67enne che ha fermato Claudio Campiti - ha esploso il primo colpo, poi ha esploso il secondo proiettile uccidendo la seconda persona. Ha colpito poi la terza donna. Io ero il quarto, ma sono intervenuto".
"Era un consorziato conosciuto da tutti" e in passato aveva fatto minacce verbali, racconta un'altra testimone. Claudio Campiti "avrebbe sparato contro il consiglio di amministrazione del consorzio - ha aggiunto la testimone.
"Benvenuti all'inferno, qui con il codice penale lo Stato ci va al cesso, denunciare è tempo perso, so' tutti ladri". È quanto scrive Campiti sul suo blog dedicato al Consorzio Valle Verde. Il post, risalente al 2 novembre 2021, è un lungo elenco di accuse agli altri consorziati, riferimenti a presunte "mafie" e frasi inquietanti come ad esempio: "Mi stanno tenendo senza pubblica illuminazione, si sa al buio si vede meno e si può sparare in tranquillità".