Sparatoria a Macerata nella mattina di oggi, 3 febbario. Nelle vie del centro della città sono state ferite sei persone, tutte straniere, uno in maniera grave ma cosciente, mentre gli altri cinque sono stati dichiarati fuori pericolo.

Ad aprire il fuoco da un'Alfa 147 di colore scuro in corsa sarebbe stato un giovane italiano di Macerata legato ad ambienti dell'estrema destra, che è stato poi fermato in piazza Vittoria. A bordo del mezzo è stata trovata una pistola Glock con la quale sarebbero stati esplosi i colpi.

Una delle piste seguite dalle forze dell’ordine è che si tratti di una vendetta nei confronti della comunità nigeriana in relazione alla vicenda dell'omicidio di Pamela Mastropietro. Per il delitto, infatti, è indagato il nigeriano Innocent Oseghale accusato anche di avere smembrato il corpo della vittima.

La polizia ha reso noto che il feritore sarebbe di un giovane con la testa rasata che, appena fermato, avrebbe gridato "Viva l'Italia!". Per ragioni di sicurezza il sindaco Romano Carancini ha invitato i cittadini a rimanere chiusi nelle case, e nei luoghi di lavoro. Anche l’uscita dalle scuole era stata bloccata sino al termine dell'emergenza.

Intercettato dagli agenti, il presunto attentatore con un tricolore legato al collo è sceso dall'auto lasciando la pistola e si è diretto a piedi verso il monumento ai Caduti in piazza della Vittoria, dove è stato bloccato.