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Chi frequenta la montagna "deve prestare maggiore attenzione": lo ha detto il presidente della Società degli alpinisti tridentini (Sat), Cristian Ferrari, dopo la diffusione di un video sui social network in cui si vedeva una famiglia (mamma e papà con un bambino di pochi mesi in braccio) intenta a percorrere la ferrata Bepi Zac, in Trentino, senza equipaggiamento e protezioni adatte.
"C'è sempre di più, purtroppo, un atteggiamento a sottovalutare il rischio", ha aggiunto il presidente del Soccorso alpino del Trentino, Walter Cainelli. La prima vittima, lo scorso giovedì 4 luglio, è stata Margherita Lega, nel territorio di Calasca Castiglione, nella Valle Anzasca, in Piemonte.
La donna, di 41 anni, si trovava nella zona in villeggiatura assieme al marito e a due figli piccoli, quando, per cause ancora da chiarire, è rimasta agganciata a una teleferica ed è stata scagliata nel dirupo sottostante. L'allarme è scattato alle 11, mentre sul posto si sono portati i vigili del fuoco e i tecnici del soccorso alpino e speleologico piemontese. Per comprendere le dinamiche dell'incidente e per effettuare una perizia sulla teleferica, la Procura di Verbania nominerà nel corso della settimana un consulente esperto di impianti a fune.