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Se in Sardegna si è consumato l'ennesimo delitto ai danni di una donna, in Liguria è stato sventato un duplice femminicidio. L'uomo, secondo quanto ricostruito, voleva uccidere la moglie e la suocera. Aveva contattato un sicario che si incaricasse di farlo per 30mila euro. Le indagini, coordinate dalla Procura della Spezia, sono state condotte mentre veniva adottato un dispositivo di sicurezza discreta per le donne consentendo di stroncare il progetto poco prima che diventasse esecutivo. L'uomo è adesso in carcere con l'accusa di duplice tentato omicidio.
L'uomo, un impiegato originario della provincia di Parma, ma da tempo residente in val di Magra, aveva offerto al sicario 30 mila euro per uccidere moglie e suocera. Aveva chiesto un 'lavoretto pulito''. Per questo ieri ha incontrato il killer per portargli una prima tranche della somma pattuita. Il resto sarebbe stato corrisposto a lavoro eseguito. Poco prima della dazione però sono sbucati fuori i carabinieri che hanno arrestato l'impiegato. Probabilmente il pregiudicato coinvolto in questa storia, davanti all'idea di compiere un duplice omicidio, ha preferito lasciar perdere: così si è recato all'appuntamento fissato per ricevere i primi 10 mila euro ma ci è andato accompagnato dai carabinieri di Sarzana.
Le indagini, serratissime, sono iniziate una settimana fa. I militari, che hanno messo subito in sicurezza le due vittime designate, hanno scoperto che le intenzioni dell'uomo, impiegato aziendale, risalivano a tempo addietro e solo di recente il progetto aveva subìto un'accelerazione. Così ieri pomeriggio hanno arrestato l'impiegato proprio nel momento in cui stava trasformando i propositi in realtà, compiendo l'ultima azione che avrebbe segnato la fine delle due ignare vittime. Una volta accompagnato in caserma la procura ne ha disposto immediatamente il trasferimento in carcere. Secondo quanto appreso, dietro la decisione di uccidere moglie e suocera ci sarebbe un motivo economico.