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E' arrivata la sentenza nel processo con rito abbreviato per i fatti di piazza San Carlo, a Torino, in occasione della finale di Champions League del 2017, Juventus-Real Madrid, quando durante la proiezione nel maxischermo della partita un'ondata di panico creò un fuggi fuggi generale, provocando numerosi incidenti.
La sindaca Chiara Appendino, è stata condannata a un anno e 6 mesi.
Il pm Vincenzo Pacileo aveva chiesto per la sindaca di Torino una pena di 1 anno e 8 mesi. Oltre alla Appendino, condanna di 18 mesi anche per gli altri imputati: l’ex capo di gabinetto del Comune Paolo Giordana, l’allora questore Angelo Sanna, l’architetto Enrico Bertoletti e l’ex presidente dell’Agenzia Turismo Torino, Maurizio Montagnese.
Danilo Bessone, esponente di Turismo Torino, ha chiesto e ottenuto di patteggiare un anno e sei mesi. Tutti hanno ottenuto la sospensione condizionale della pena. E' una decisione che accetto e rispetto, anche per il ruolo che rivesto", ha detto la prima cittadina.
"La tesi dell'accusa - spiega -, oggi validata in primo grado dalla Giudice, è che avrei dovuto prevedere quanto poi accaduto e, di conseguenza, annullare la proiezione della partita in piazza. E' una tesi dalla quale mi sono difesa in primo grado e che, dopo aver letto le motivazioni della sentenza con i miei legali, cercherò di ribaltare in Appello perché è evidente che, se avessi avuto gli elementi necessari per prevedere ciò che sarebbe successo, l'avrei fatto. Ma così non fu e, purtroppo, il resto è cronaca".
Foto da Facebook Chiara Appendino