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La notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo torna in vigore l'ora legale. Alle ore 2 le lancette andranno spostate in avanti di un'ora. Si dormirà, dunque, un'ora in meno. L’ora legale è una convenzione che consente di sfruttare al massimo la luce solare risparmiando sul consumo energetico. In inglese è detta Daylight Saving Time: “tempo per il risparmio della luce”.
In Italia l'ora legale nasce come misura di guerra. È stata adottata dal 1916 al 1920, dal 1940 al 1948 e definitivamente dal 1966 quando durava quattro mesi, dall'ultima domenica di maggio all'ultima domenica di settembre.
L’ora legale durerà fino a domenica 23 ottobre 2022, quando rientrerà in vigore l’ora solare.
Sarà l’ultima volta? Nel 2018, l’allora presidente della Commissione europea, il lussemburghese Jean-Claude Juncker avanzò la proposta di abolizione del cambio dell’ora: alla consultazione pubblica risposero in 4,6 milioni, di cui l’84% favorevoli all’interruzione dei cambi semestrali dell’ora.
Il 26 marzo del 2019 i deputati del Parlamento Europeo hanno votato per porre fine al cambio stagionale dell’ora a partire dal 2021, ma la proposta legislativa della precedente commissione Junker è totalmente ferma al Consiglio dell’Unione europea, dove gli Stati non hanno ancora trovato un accordo.
Per quanto riguarda l’Italia, nel novembre 2019 il governo Conte bis aveva inviato a Bruxelles la decisione di mantenere il doppio orario. Dopo di che non si è più saputo nulla.