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Il mese di ottobre ci porterà giornate “più corte”, stanchezza e per alcuni disturbi del sonno.
La notte fra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2017, infatti, tornerà l’ora solare. Alle 3, le lancette dell'orologio si dovranno spostare indietro di un'ora e potremo così recuperare l'ora di sonno persa durante l'ultimo fine settimana del marzo scorso.
Secondo gli esperti, il passaggio all’ora solare potrebbe influire sul sonno, sull'umore e portare a fame eccessiva.
Per questo sono consigliati alcuni accorgimenti come mettere la sveglia sempre alla stessa ora anche durante il fine settimana, andare al letto prima, fare degli spuntini per non arrivare al pranzo o alla cena affamati, rallentare per quanto possibile i nostri ritmi e concederci momenti di relax.
L'ora legale sarà di nuovo in vigore dal prossimo 25 marzo 2018. Secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, dal 26 marzo 2017, grazie proprio a quell'ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l'uso della luce artificiale, l'Italia ha risparmiato complessivamente 567 milioni di kilowattora (quanto il consumo medio annuo di elettricità di oltre 200 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 320mila tonnellate.
Considerando che nel periodo di riferimento un kilowattora è costato in media al cliente domestico tipo circa 19,5 centesimi di euro al lordo delle imposte, il risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2017 è pari a 110 milioni di euro.
Dal 2004 al 2017, secondo i dati elaborati da Terna, il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all'ora legale è stato complessivamente di circa 8 miliardi e 540 milioni di kilowattora (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di circa 1 miliardo e 435 milioni di euro.