PHOTO
Un'esplosione devastante ha colpito stamattina il deposito Eni di Calenzano, nei pressi di Firenze, causando due vittime, nove feriti e quattro dispersi. Un boato assordante ha generato una densa nuvola nera derivante dalla combustione degli idrocarburi, visibile anche da numerosi comuni limitrofi.
Il governatore Eugenio Giani ha immediatamente mobilitato gli ospedali e i pronto soccorso locali per gestire l'emergenza e ha raccomandato ai cittadini di non aprire le finestre entro un raggio di 5 chilometri dalla zona dell'incidente per evitare rischi ambientali.
Il Comune di Calenzano ha comunicato che l'incendio è stato domato intorno alle 12.30 e ha invitato la popolazione a rimanere lontana dall'area per agevolare le operazioni di spegnimento dei vigili del fuoco. Eni ha confermato l'accaduto, specificando che l'incendio è circoscritto alle zone di carico e non coinvolge i serbatoi principali.
L'emergenza ha comportato la sospensione della circolazione ferroviaria e una densa nube nera ha raggiunto rapidamente l'aeroporto di Peretola.
Anche lo svincolo dell'A1 è stato chiuso per precauzione. Il deposito di Calenzano gestisce carburanti come benzina, gasolio e petrolio, ricevuti tramite oleodotti collegati alla raffineria Eni di Livorno e immagazzinati in serbatoi cilindrici in attesa di essere caricati sui camion cisterna.