Una tragica fatalità ha colpito Cremona, portando via la giovane quindicenne Elisa Marchesini mentre si dirigeva a scuola. La ragazza, descritta dai suoi compagni come solare e socievole, è stata travolta da un autobus lungo via Dante, non lontano dalla sua abitazione. Le prime indagini della Polizia locale indicano che Elisa avrebbe attraversato la strada sulle strisce pedonali con il semaforo rosso, causando l'incidente. Il conducente del bus, carico di studenti, non è riuscito ad evitarla. L'uomo è rimasto sotto choc e è stato trasportato in ospedale, mentre la Procura ha avviato un'indagine per omicidio stradale colposo.

L'incidente ha scosso la comunità poco prima delle 8 lungo la strada che collega la stazione a via Palestro, sede di numerose scuole a Cremona. Elisa frequentava il liceo 'Sofonisba Anguissola' ed era studentessa del secondo anno dell'indirizzo economico sociale. La sua morte improvvisa ha lasciato sgomenti i presenti, con zaino, astuccio e libri sparsi sull'asfalto insieme ai suoi compagni, testimoni impotenti dell'accaduto.

Il dolore e l'incredulità hanno invaso gli amici e la famiglia di Elisa, mentre la città si è stretta intorno a loro con messaggi di cordoglio sui social media. La scuola ha annunciato supporto psicologico per gli studenti colpiti dalla tragedia, mentre sindacati e autorità si sono uniti nell'esprimere solidarietà alla famiglia della giovane vittima. Le indagini sono in corso, con l'acquisizione delle immagini delle telecamere posizionate all'incrocio per fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente.

Questo drammatico evento richiama l'attenzione sulle tragedie che coinvolgono giovani investiti vicino alle scuole in Italia. Nel 2024, 77 bambini e ragazzi sono stati investiti nei pressi degli istituti scolastici, cinque dei quali sono deceduti. La sicurezza stradale rimane una priorità, come dimostra anche il recente incidente a Torino in cui una dodicenne è stata gravemente ferita. Altre storie di giovani vittime della strada, come quella di Jennifer Alcani, continuano a suscitare dolore e indignazione, evidenziando l'importanza di prevenire tali tragedie.