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La Segreteria Nazionale UGL Chimici si unisce al dolore delle famiglie coinvolte nell'incidente al deposito ENI di Calenzano (FI) e mostra solidarietà ai feriti, augurando loro una veloce guarigione. Questa tragedia, che ha causato vittime e un elevato numero di lavoratori feriti, rappresenta infatti un duro colpo alla dignità del lavoro e all'economia italiana.
"Quanto accaduto al deposito ENI non è una fatalità - ha affermato Eliseo Fiorin, Segretario Nazionale UGL Chimicin - ma la conseguenza di un sistema che non riesce a garantire standard di sicurezza adeguati nei luoghi di lavoro. Ogni vita spezzata rappresenta un fallimento collettivo che chiama in causa tutti gli attori coinvolti: istituzioni, imprese e società civile. La sicurezza sul lavoro deve essere la colonna portante di ogni attività produttiva e non può essere subordinata a logiche di risparmio economico o a dinamiche di appalto e subappalto che spesso compromettono la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori".
Secondo la Segreteria Nazionale UGL, la recente tragedia accaduta a Calenzano mette in evidenza, una volta di più, l'importanza di adottare un nuovo approccio verso la sicurezza sul lavoro, specialmente in contesti ad alto rischio. È cruciale, afferma, potenziare le regolamentazioni esistenti e assicurarsi che tutti coloro che lavorano in tali ambienti ricevano una formazione specializzata e continua, equiparabile a quella fornita al personale interno delle aziende. In aggiunta, diventa urgente implementare un sistema di controlli pubblici severi, sistematici e veramente indipendenti, affidandoli a enti come l'Ispettorato del Lavoro e le ASL. Il potenziamento delle ispezioni dovrebbe essere accompagnato da investimenti pubblici nelle risorse umane e strumentali, al fine di garantire una presenza diffusa sul territorio e una sorveglianza costante e credibile.
“Questo tragico evento - ha detto Andrea Alario, Coordinatore Nazionale del Settore Energia UGL Chimici - conferma che il sistema attuale è insufficiente e che non possiamo continuare a pagare con vite umane il prezzo dell’inefficienza e delle lacune strutturali. Il Ministero del Lavoro deve intervenire con urgenza, avviando bandi straordinari per l’assunzione di ispettori del lavoro e dotandoli delle risorse necessarie per garantire controlli efficaci e tempestivi. Solo attraverso un intervento deciso e strutturale possiamo impedire che si ripetano simili tragedie".
Oggi, in occasione dello sciopero generale regionale di oggi, mercoledì 11 dicembre, la Segreteria Nazionale UGL Chimici, insieme all’UGL Toscana e alle strutture territoriali di UGL Firenze e Prato, sarà presente alla manifestazione indetta in Piazza Vittorio Veneto a Calenzano, dalle ore 14:30. La partecipazione congiunta rappresenta un segnale forte e inequivocabile: il sindacato è unito nella difesa della sicurezza sul lavoro, nella tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e nel chiedere giustizia per le vittime di questa tragedia.
"Non possiamo permettere che la sicurezza sul lavoro rimanga relegata al margine delle priorità politiche e aziendali - ha concluso Eliseo Fiorin -.La sicurezza non è solo una questione di rispetto della legge, ma di rispetto della vita umana. Le lacune normative, l’assenza di controlli adeguati e la ricerca ossessiva di competitività non possono continuare a mettere in pericolo chi ogni giorno contribuisce con il proprio lavoro alla crescita del nostro Paese. Ora più che mai è necessario agire con fermezza e determinazione".
La necessità di una mobilitazione collettiva per ristabilire la sicurezza sul lavoro è stata sottolineata con fermezza dalla Segreteria Nazionale UGL Chimici. È fondamentale un impegno comune tra istituzioni, imprese e sindacati per assicurare efficacemente la protezione della vita e della dignità dei lavoratori, ponendo così questo tema al centro delle politiche industriali e sociali.