“Mio marito era un uomo stupendo, un papà perfetto, un bravissimo figlio: questa è l’unica cosa che mi sento di dire adesso”. Sono queste le parole della moglie di Giuseppe Cicciù, il macchinista di 51enne di Reggio Calabria deceduto ieri mattina alle 5:35 nel disastro ferroviario.

La donna a fatica ha risposto alle domande della giornalista della trasmissione “Dritto e Rovescio”. “Siamo insieme da 18 anni”, ha aggiunto la moglie.

Nella tragedia ha perso la vita anche un altro macchinista: Mario Di Cuonzo, 59 anni, originario di Capua, Caserta, vicino alla pensione. Entrambi vivevano in Lombardia da tanti anni e lasciano moglie e un figlio.

Di Cuonzo era iscritto alla Filt-Cgil, era stato uno dei primi a guidare i treni sull'Alta Velocità e aveva contribuito a formare e addestrare altri macchinisti nella guida dei Frecciarossa.

Cicciù, 51 anni, anche lui iscritto con la Fit-Cisl si era impegnato ancora più attivamente e aveva fatto il delegato Rsu per molti anni, per poi dedicarsi maggiormente alla famiglia, dopo la nascita del figlio.

Intanto, questa mattina è iniziata la rimozione dei detriti del treno dell’alta velocità Frecciarossa e la ricerca di pezzi significativi di treno che si sono staccati nell'impatto e che potrebbero arrivare a spiegare meglio la dinamica di quanto accaduto.