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Il presidente dell'INPS, Pasquale Tridico, nel corso della firma della convenzione tra INPS ed il Policlinico Gemelli, finalizzata alla tutela dei minori e dei soggetti con patologie oncologiche ricoverati ed in curo presso lo stesso Policlinico, Roma 11 febbraio 2020. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
Il presidente: “Se a gennaio qualcuno mi avesse detto che oggi avremmo gestito 26 miliardi di euro lo avrei scambiato per un matto”
, riuscendo a coprire 18 milioni di persone, io lo avrei scambiato per un matto. Invece è esattamente quello che stiamo facendo”. A dirlo in un’intervista a Tpi intitolata “Stiamo riempiendo di soldi gli italiani, 26 miliardi di euro a 18 milioni di cittadini” è il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.
Come riassumerebbe il lavoro di questi mesi? “In modo sintetico? L’Inps paga”. E ancora: “Credo che l’Inps in questa crisi si sia confermata come il perno dello Stato sociale. Non era facile. Non era scontato”. "Con la miriade di strumenti messi in campo abbiamo aderito a ogni piega della società italiana".
Se nell’emergenza coronavirus ci sono stati ritardi nel pagamento della cassa integrazione, il presidente dell’Inps sottolinea: “Ci sono state delle polemiche, e mi dispiace. Un fiume senza precedenti, la crisi più grande della nostra storia. ùCi sono quattro filtri, adesso sappiamo come semplificare. E abbiamo anche deciso, nel decreto rilancio, che ci sarà l’anticipo della cassa integrazione del 40 per cento dato su domanda, entro 15 giorni” evidenzia ancora Tridico.
Per quanto riguarda i cittadini rimasti senza aiuto, Tridico sottolinea che “su 7,5 milioni di potenziali percettori, noi abbiamo già pagato, tra conguagli e pagamenti diretti, casse integrazioni a 5 milioni di cittadini”.