"Purtroppo questo momento di riflessione e di preghiera non può che essere attraversato dall'angoscia e dall'apprensione per ciò che sta accadendo in Ucraina. L'aggressione militare russa rappresenta non solo la più pesante violazione del diritto internazionale ma anche la più aberrante negazione dei principi fondamentali della convivenza".

Lo ha detto il presidente dell'Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro intervenendo ai lavori dell'incontro internazionale 'Mediterraneo Frontiera di Pace' a Firenze.

"Ancora una volta - ha aggiunto - noi sindaci siamo in prima linea, pronti al dialogo e al confronto, portatori di esperienze che ci auguriamo possano arricchire il dibattito e offrire un valido contributo all'opera alla quale siamo stati chiamati in questi giorni: interrogarci sui temi che oggi ci chiamano in causa, come cittadini e come rappresentanti delle istituzioni. Temi che ritroviamo tra le premesse della Carta di Firenze - il documento che ha raccolto i risultati di queste giornate di lavoro - e che ci impegnano a una riflessione e a un'azione collettiva: il cambiamento climatico, la povertà e le disuguaglianze sociali, l'emarginazione, il diritto alla salute, la pace".

Decaro ha affrontato anche il tema dell'emergenza sanitaria che ancora vede in difficoltà tante comunità, soprattutto quelle dei Paesi più poveri: "Abbiamo attraversato due anni incredibili, funestati da una pandemia che ha abbattuto le frontiere e ci ha messo tutti davanti a fragilità sconosciute e impensate. Alla luce di questa esperienza è ancora più importante impegnarci oggi per il riconoscimento di un diritto universale alla sicurezza sanitaria e alla protezione sociale che parta proprio dall'area Mediterranea".

"Siamo consapevoli del ruolo al quale siamo chiamati - ha osservato ancora il presidente Anci - siamo pronti a promuovere iniziative condivise che puntino a mobilitare tutte le risorse materiali e immateriali a nostra disposizione per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile a favore della cooperazione internazionale, del dialogo tra culture, tra popoli e tra religioni nel rispetto di ogni persona e con l'obiettivo di una più equa ripartizione delle risorse economiche e naturali. Se dagli incontri di questi giorni, se dall'auspicio di questa iniziativa - ha concluso - potremo far giungere ai potenti della terra la nostra preghiera laica, cattolica, politica e sociale, allora la nostra presenza qui avrà avuto un senso e avrà assolto al suo compito: cominciare a costruire una cittadinanza comune, europea, mediterranea, mondiale, che ripudia tutte le guerre".

Foto pagina facebook Antonio Decaro