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Donne "pagate da aziende statali oppure private, non dalla criminalità organizzata" per farsi ingravidare e poi per abortire al quarto o quinto mese, così da utilizzare gli organi del loro "feto vivo", "fegato, cuore e polmoni", per la sperimentazione del vaccino anti-Covid. E’ questa la tesi sostenuta da un parroco del cesenate, nel corso di un’omelia durante la messa del 21 marzo nella parrocchia di San Rocco. Il video è stato pubblicato sui social.
Una fake news che però il parroco ha illustrato ai fedeli dal pulpito della chiesa, causando un’ondata di sconcerto. Il vescovo di Cesena, Douglas Regattieri, ha commentato facendo sapere di condividere "la posizione contenuta in una nota della Congregazione per la dottrina della fede" dello scorso 21 dicembre: "Quando non sono disponibili vaccini contro il Covid-19 eticamente ineccepibili è moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione", è quanto scrive la Congregazione per la dottrina della fede del Vaticano, in una nota a firma del prefetto della Congregazione, il Cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, e dal segretario Monsignor Giacomo Morandi, approvata da Papa Francesco.