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Via libera alla vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie con l'uso esteso del vaccino contro il vaiolo già esistente. Una circolare del ministero della Salute, infatti, indica le modalità e la platea dell'immunizzazione. Si partirà dalle regioni con più casi: Lombardia, Lazio, Emilia e Veneto.
"Al momento - si legge nella stessa Circolare - la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa. Tenuto conto dell’attuale scenario epidemico e della limitata disponibilità di dosi, le prime categorie alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi preesposizione, sono individuate tra: - personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus; persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano nei seguenti criteri di rischio: i) storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; partecipazione a eventi di sesso di gruppo; partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell'ultimo anno); abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex)".
CARATTERISTICHE DEL VACCINO JYNNEOS JYNNEOS (MVA-BN) è un vaccino indicato per la prevenzione del vaiolo e del vaiolo delle scimmie nei soggetti a partire dai 18 anni di età, ad alto rischio di infezione. Il vaccino è disponibile in fiale monodose da 0,5 ml. Posologia Vaccinazione primaria (soggetti non vaccinati in precedenza contro il virus del vaiolo o con MVA-BN): due dosi (0.5 mL) a distanza di almeno quattro settimane (28 giorni) l’una dall’altra. Vaccinazione di richiamo: una sola dose (0.5 mL) a chiunque abbia ricevuto in passato almeno una dose di vaccino antivaiolo o di MVA-BN o che abbia concluso il ciclo vaccinale di due dosi di MVA-BN da oltre due anni.
Modalità di registrazione della vaccinazione e vaccino vigilanza La vaccinazione dovrà essere registrata in anagrafe vaccinale regionale, con le stesse procedure utilizzate per le altre vaccinazioni. In questa prima fase, al fine di monitorare l’andamento della vaccinazione, su richiesta della Direzione Generale della Prevenzione, le Regioni/PA inviano un report contente il numero, range di età, distribuzione per sesso delle persone vaccinate e il numero di dosi somministrate. Il monitoraggio delle sospette reazioni avverse rientra nelle attività del sistema nazionale di farmacovigilanza. Le segnalazioni di eventuali effetti indesiderati possono essere effettuate direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione (https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse), includendo il numero di lotto.
LE PAROLE DI SILERI Ad oggi "la stragrande maggioranza dei casi di vaiolo delle scimmie in Italia, circa 550 con un trend in aumento, riguarda persone di sesso maschile della comunità gay, ma sarebbe scorretto pensare che il contagio rimarrà confinato all'interno di questa popolazione", ha aggiunto Sileri. Ma "l'infezione da monkeypox non è collegata all'orientamento sessuale - ha proseguito Sileri - ma la sua trasmissione richiede un contatto fisico importante quale è appunto il contatto sessuale". L'infezione è partita dalla comunità gay maschile, ha concluso, "ma non dobbiamo commettere l'errore, fatto negli anni Ottanta ai tempi dell'AIDS, di credere che la malattia riguardi solo quella comunità. Per contrastare la diffusione del contagio è necessaria invece più consapevolezza e informazione, occorre contattare il medico in caso di insorgenza dei sintomi tipici, e vaccinare i soggetti a rischio".