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“Forse l’urgenza del caso è stata sottovalutata” ha detto il procuratore di Treviso Marco Martani. Vanessa Ballan aveva denunciato il suo assassino per stalking dopo l’aggressione nel supermercato dove lavorava, per le minacce, per l'intrusione nella sua casa, per la minaccia di pubblicare video intimi sul web. Proprio dopo quest'ultimo attacco la donna ha deciso di raccontare tutto al compagno da cui aspettava il secondo figlio e, insieme, il 27 ottobre 2023 hanno sporto denuncia ai carabinieri.
Purtroppo, non è bastato. Le indagini erano partite, ma non erano proseguite rapidamente e così il 41enne, di origini kosovare, Fandaj Bujar l’ha uccisa con sette coltellate al torace. I carabinieri di Castelfranco avevano perquisito la casa dello stalker a San Vito di Altivole. Avevano sequestrato il computer e due telefoni (dove ci sarebbero sia i video sia i messaggi di minacce che la donna invece ha cancellato).
È il Corriere della Sera a riportare le parole del procuratore “A quanto ne sappiamo dopo la denuncia di lei, Fandaj ha smesso di importunarla e di perseguitarla. Eravamo in attesa della relazione tecnica sul contenuto dei telefonini che avrebbe potuto dirci con esattezza che cosa il 41enne scriveva alla vittima, la cronologia dei messaggi e quante volte l’avrebbe contattata”.
IL DOCUMENTO NON È ARRIVATO – Tale documento tecnico però non è arrivato in procura, non è stato considerato urgente. “La valutazione fatta dall’ufficio fu che il caso non aveva i requisiti dell’urgenza. Senza i contenuti dei cellulari non si poteva valutare se c’era un immediato pericolo per l’incolumità della donna. La cosa purtroppo si è rivelata tragicamente infondata, ne dobbiamo prendere atto. La verità è che non si ravvisavano gli estremi per prendere l’unica misura cautelare che avrebbe potuto impedire al kosovaro di uccidere, cioè l’arresto in carcere. A posteriori sembra che ci sia stato un errore di valutazione da parte del sostituto procuratore che si è occupato del fascicolo”.
LA PREMEDITAZIONE – L’uomo non accettava la fine della relazione che Vanessa e il fatto che lo avesse lasciato per tornare col compagno. Così utilizzando un martello ha fatto irruzione nella sua casa a Riese Pio X, l'ha picchiata con ferocia, poi con un coltello l'ha colpita per sette volte al torace. Vanessa è morta quasi subito. Lasciando, a soli 27 anni, un bambino di quattro. Da pochi mesi era in attesa del secondo figlio dal suo compagno. Fandaj è accusato di omicidio volontario pluriaggravato.
Secondo le prime indagini avrebbe pianificato l’omicidio di Vanessa Ballan e cercato di creare false piste e un alibi. Ad esempio, ha postato una foto di uno svincolo per la Slovenia e si è fermato in un bar dove ha parlato con diverse persone. Alla fine, è stato lui a chiamare i carabinieri ed è stato arrestato in casa.