Proseguono per ora senza esito le ricerche per trovare Chiara Lindl, la 20enne dispersa nel lago d'Iseo, caduta da una barca a seguito di manovra azzardata di un'amica, 23enne,alla guida dell’imbarcazione.
La Procura di Brescia, come informa Fanpage, ha aperto un fascicolo d'indagine in cui è stata iscritta proprio la 23enne.
Inizialmente si pensava che la ventenne si fosse tuffata in acqua, ma i primi rilievi, effettuati dai carabinieri della stazione di Breno, hanno poi fatto capire agli inquirenti che le cose erano andate diversamente.
Sull’imbarcazione erano in sette, tutti originari della Baviera che si trovavano in Italia in vacanza. Sempre secondo quanto riporta Fanpage, i giovani avevano trascorso il pomeriggio tra bagni e alcolici, quindi erano tutti un po’ alticci a parte tranne il figlio del proprietario dell'imbarcazione, in possesso inoltre della patente nautica. La 23enne avrebbe preso i comandi del motoscafo verso il tramonto accelerando bruscamente e la 20enne,che si trovava a prua, è caduta nel lago, probabilmente sbattendo la testa.
Una volta rientrati al campeggio, i giovani avrebbero chiamato il 112, raccontando la dinamica dell’incidente con difficoltà a causa sia dell’alcol che della poca conoscenza della lingua italiana. Le ricerche della ventenne sono partite immediatamente così come gli interrogatori nei confronti di tutti i giovani. La 23enne, attualmente sotto schok, avrebbe ammesso di essere stata lei alla guida del motoscafo e di non avere la patente nautica, ed è ora indagata per lesioni colpose.