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Sara Pinna, presentatrice dell'emittente locale Tva Vicenza, è attualmente al centro di una polemica per una frase che ha pronunciato durante la trasmissione "Terzo Tempo - Diretta Biancorossa", dopo la sconfitta del Vicenza, retrocesso nello spareggio contro il Cosenza.
La conduttrice ha risposto alla battuta di un tifoso cosentino, Michele, che aveva in braccio il figlio Domenico di sette anni, il quale ha detto: “Lupi si nasce”. Sara ha così risposto: “...e gatti si diventa”, aggiungendo: “Non ti preoccupare, che venite anche voi in pianura a cercare qualche lavoro”.
Sui social si è scatenato immediatamente il delirio e Sara è stata accusata di razzismo. Il padre del bambino le ha scritto una lettera definendola “ignorante”
Sui propri profili social, la conduttrice ha scritto: "Ribadisco le mie scuse al bambino, alla sua famiglia, ai tifosi del Cosenza e a tutti coloro che si sono sentiti offesi per una frase sbagliata che non rispecchia in alcun modo il mio pensiero e la mia sensibilità".
Come riporta Tg Sky 24, l'Ordine dei Giornalisti del Veneto ha annunciato che "i video con la frase a sfondo razzista sono stati acquisiti e inviati ai Consigli di disciplina territoriali, che istruiranno le pratiche".
Il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, ha mandato una lettera al presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, chiedendogli di “intervenire nei confronti della giornalista in questione. Non si possono offendere i calabresi. Credo sia incivile, bruttissimo, offendere un bambino di sette anni solo perché è calabrese".
A sua volta, l’emittente ha commentato l’accaduto così: "Le parole finite nell'occhio del ciclone sono state pronunciate durante il 'terzo tempo' di una partita meritatamente vinta sul campo dal Cosenza, a cui vanno i complimenti e gli auguri per un altro campionato ricco di soddisfazioni e successi da tutto il team di Diretta Biancorossa. Dopo un confronto interno, i vertici di Videomedia hanno accolto le scuse e hanno confermato la fiducia nella professionalità di Sara Pinna".