A incastrare l'autista è stato un cuore rosso affisso allo specchietto retrovisore del veicolo adibito a taxi, ripreso in video da una ragazza. Sono due gli episodi per cui è indagato l'uomo, in possesso di carta di soggiorno.

Il più recente risale all'11 novembre scorso, il primo al 24 luglio 2016. In entrambi i casi il tassista abusivo avrebbe costretto le passeggere a subire rapporti sessuali approfittando dello stato di incoscienza delle ragazze dovuto all'assunzione di sostanze alcoliche.

L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Gianluca Prisco e dal procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella, nasce dalla denuncia presentata dalla prima vittima.

Grazie alla sua testimonianza i poliziotti della squadra mobile hanno ricostruito il secondo episodio e potuto chiarire la responsabilità dell'indagato. Per il tassista abusivo l'accusa è di violenza sessuale aggravata.