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Favorire percorsi di autonomia e di emancipazione per le donne vittime di violenza in condizione di particolare vulnerabilità o di povertà, attraverso l'indipendenza economica.
È questo l’obiettivo del reddito di libertà, destinato alle donne seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza.
L'avvocato Gianfranco Piscitelli, penalista da sempre impegnato sull'argomento violenza, vice presidente del Centro Associazione Luna e Sole commenta così l’importante riconoscimento maturato dall’Inps.
"Dopo anni di lotte sia professionali personali che con Luna e Sole al fianco delle vittime di violenza, una luce rischiara il buio: finalmente la circolare INPS per la concessione alle donne vittime di violenza del Reddito di Libertà. È una goccia nel mare ma aiuterà a dare una speranza e a far trovare la forza ed il coraggio a tante donne di volare versa una libertà serena. Quale miglior regalo poteva giungere nel mese di novembre, mese dedicato alla lotta contro la violenza di genere "
Il contributo è finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per l'autonomia abitativa e personale, il percorso scolastico e formativo di eventuali figli e figlie minori. Destinatarie sono le donne residenti nel territorio italiano che siano cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno.
È stato riconosciuto dall'Inps con un contributo nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, in un'unica soluzione per massimo dodici mesi, entro il limite delle risorse assegnate a ciascuna regione o provincia autonoma.
Il Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza - istituito dall’articolo 105-bis del decreto-legge n. 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77/2020 - ed è stato incrementato con tre milioni di euro del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità.