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Via libera del Consiglio dei Ministri al disegno di legge per contrastare la violenza sulle donne.
"Si potrà procedere d'ufficio in caso di atteggiamenti violenti", ha detto la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese in conferenza stampa a Palazzo Chigi, dopo l'approvazione delle misure per il contrasto alla violenza sulle donne. "C'era l'esigenza di intervenire come prevenzione", ha sottolineato.
''Un altro importante elemento - ha spiegato - è quello che abbiamo adottato in materia di provvisionale, vuol dire intervenire con un aiuto economico immediatamente, quindi nella fase delle indagini. Abbiamo esteso a questa fattispecie quello che è già previsto in materia di estorsioni. Quindi le donne potranno avere un terzo dell'indennizzo totale. Credo che questo sia un grande passo avanti e quindi un grande aiuto alle donne che sono state oggetto di violenza e che tante volte non denunciano perché si trovano in una condizione economica difficile''.
A commentare quanto deciso dal Consiglio dei Ministri è l'avvocato Gianfrancesco Piscitelli, da anni impegnato al fianco delle donne e dei loro figli contro ogni forma di violenza. “Sono ultra felice per questo traguardo raggiunto – dice il legale a Sardegna Live -. Anni di lotte e di grida di aiuto attraverso i mass media, dai banchi delle conferenze e nelle aule dei tribunali. Finalmente le donne al Governo, senza barriere di partito e ‘inciuci’ di corridoio, hanno preso consapevolezza che è giunto il momento di contrastare la quotidiana mattanza. C'è ancora tanto da fare e io personalmente e come vice presidente di Luna e Sole sono pronto a continuare sino allo stremo. Avanti tutta uniti al grido di no alla violenza contro le donne”.
''Abbiamo previsto l'estensione delle misure di prevenzione personali a chi è indiziato di violenza privata, anche nei casi in cui siano stati già ammoniti dal questore e si siano resi ancora una volta responsabili di comportamenti violenti o minacce gravi. Abbiamo disposto alcuni strumenti come il braccialetto elettronico che potrà essere adottato dall'autorità giudiziaria'', - ha detto la ministra Lamorgese.
Tra le novità una nuova ipotesi normativa di fermo "anche fuori dei casi di cui al comma 1 e di quelli di flagranza" in caso di "grave e imminente il pericolo che la persona indiziata commetta gravi delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza personale" e nuove disposizioni "in materia di misure cautelari e braccialetto elettronico".