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Il Ministero della Salute ha emanato la circolare Piano nazionale integrato di sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu - 2019 per richiamare l'applicazione di tutte le misure di prevenzione, sorveglianza e controllo dell'infezione da virus West Nile (WNV) su tutto il territorio nazionale.
Come viene trasmesso il virus. Il WNV viene trasmesso dalle zanzare, che vivono sia in ambiente rurale che in ambiente urbano, hanno abitudini spiccatamente crepuscolari e soggiornano nelle ore diurne in zone riparate e fresche, rifuggendo l’insolazione diretta.
Nel 2018 registrati 595 casi di infezione. Nel 2018, in Italia e in altri Paesi dell'Europa centro-meridionale, è stato registrato un aumento della circolazione del WNV. Solo nel nostro Paese l'infezione ha provocato 595 casi umani, di cui 238 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva con 237 casi autoctoni distribuiti in sei regioni (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia) e un caso importato.
Analogamente a quanto registrato nelle persone, nel corso del 2018, la sorveglianza veterinaria ha rilevato un aumento della circolazione del WNV in zanzare, uccelli e cavalli in nove regioni italiane (Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Lazio, Basilicata e Puglia).
I focolai più comuni possono essere di vario tipo: acquitrini, risaie, cisterne, depuratori, vasche e fontane ornamentali, tombini, grondaie e anche piccole raccolte di acqua temporanee, come barattoli vuoti, sottovasi e contenitori senza coperchio.
Quest’anno nel Piano, elaborato in collaborazione col tavolo tecnico intersettoriale sulle malattie trasmesse da vettori, sono stati introdotti importanti aggiornamenti relativi alle attività di prevenzione, alla classificazione delle aree a rischio sulla base delle evidenze epidemiologiche, ecologiche ed ambientali, e alle misure di controllo. Sono state inoltre inserite le procedure operative per la cattura di zanzare e la gestione del campione.
Come ridurre il rischio di diffusione. E' importante mettere immediatamente in opera gli interventi diretti alla riduzione del rischio di diffusione:
· azioni di controllo dei vettori
· azioni di informazione, per prevenire le punture di zanzare, mirate sia alla popolazione che alle persone più a rischio, quali gli anziani, le persone con disordini immunitari, le persone affette da alcune patologie croniche quali tumori, diabete, ipertensione, malattie renali e le persone sottoposte a trapianto
· corretta gestione del territorio con azioni di risanamento ambientale, per eliminare i siti in cui le zanzare si riproducono e ridurne la densità, sia in aree pubbliche che private.
Gli interventi di risanamento ambientale possono comprendere, fra l’altro:
· manutenzione delle aree verdi pubbliche
· pulizia delle aree abbandonate
· eliminazione dei rifiuti per evitare la presenza di contenitori, anche di piccole dimensioni, contenenti acqua
· drenaggio
· canalizzazione
· asportazione o chiusura di recipienti.
West Nile virus. È una malattia virale che può causare forme neurologiche gravi e anche mortali: generalmente è trasmessa alle persone e agli animali attraverso la puntura di zanzare infette del genere Culex. Il virus West Nile (WNV) appartiene alla famiglia dei Flaviviridae ed è stato isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto West Nile, da cui prende il nome.
Nelle persone può causare una forma neurologica grave e a volte mortale, soprattutto negli anziani e nelle persone con disturbi immunitari. Circa l’80% delle persone che contraggono l’infezione, tuttavia, non sviluppano alcuna sintomatologia.
Il virus può inoltre causare una malattia grave e mortale nei cavalli; gli uccelli sono gli ospiti naturali di questo virus.
Attualmente WNV è diffuso in Africa, Medio Oriente, Nord America, Asia Occidentale ed Europa, dove è stato segnalato a partire dal 1958.
In Italia il primo focolaio di West Nile Disease (WND) è stato confermato nella tarda estate del 1998 nella zona umida denominata Padule di Fucecchio in Toscana, con alcuni casi clinici nei cavalli. Dal 2008, la circolazione del WNV è stata segnalata ogni anno nelle persone, negli animali e nelle zanzare, in diversi territori italiani.
Sintomi e segni. Il periodo di incubazione generalmente è di 3-14 giorni. La maggior parte delle infezioni decorre in modo del tutto inapparente, tuttavia circa il 20% delle persone infette sviluppa una forma sintomatica simil-influenzale con febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, stanchezza, nausea, vomito e raramente esantema cutaneo (sul tronco) e linfonodi ingrossati. La maggior parte delle persone affette da questa forma guariscono completamente, tuttavia lo stato di debolezza e affaticamento può persistere per settimane o mesi.
La forma grave include meningite ed encefalite, con febbre alta, mal di testa, rigidità del collo, stato stuporoso, disorientamento, tremori, convulsioni, debolezza muscolare, perdita della vista, intorpidimento, paralisi e coma. Questa forma può svilupparsi nelle persone di qualsiasi età, tuttavia le persone anziane, le persone con disturbi immunitari, le persone affette da alcune patologie, quali tumori, diabete, ipertensione, malattie renali e le persone sottoposte a trapianto sono a maggior rischio. In questi casi, la guarigione può avvenire dopo settimane o mesi e possono residuare alcuni sintomi nervosi in forma permanente.
La letalità della malattia, nelle forme di tipo meningo-encefalitico, è in media del 10% e può variare tra il 3% e il 15%.
Dopo l’infezione si sviluppa immunità che può durare per tutta la vita.
Fonte: Ministero della Salute