Il governatore veneto Luca Zaia, nella consueta conferenza sulla situazione coronavirus, fornisce i dati dei contagi e rispondere ai quesiti sulle ordinanze. "Superati i 350mila tamponi, prosegue il calo dei ricoveri (1012 -30 in 24 ore), stabili le intensive:114. Cresce il numero dei nuovi positivi (17.960), ed è un dato principalmente legato alle indagini nelle case di riposo. I morti sono 1.452 (+15 nelle ultime 24 ore) di cui 1.141 in ospedale."

"Lunedì - spiega Zaia - ci saranno circa un milione e 200 mila lavoratori che torneranno a lavorare, su un milione e mezzo di di lavoratori veneti. Restano fermi moltissimi altri, bar, palestre, parrucchieri e ristoratori, per dirne alcune. Dobbiamo guardare ai dati con lucidità. I veneti hanno lavorato in modo straordinario. Indispensabile continuare a rispettare le regole in questa fase di convivenza. Bisogna continuare ad evitare assembramenti, sia negli ospedali che riprendono l'attività".

Il governatore lancia la Fase 2: "Ho sempre detto che come si è chiuso gradualmente, va riaperto anche gradualmente, tenendo conto della situazione sanitaria e del contesto, fatto salvo il parere della comunità scientifica. Credo che serva un abito sartoriale per affrontare le aperture. Se mettessimo in sicurezza i cittadini con accorgimenti base potremmo tranquillamente affrontare l’apertura a 360 gradi, ed è esattamente la proposta di noi governatori"

E sulle parole di Conte, che ha definito illegittime le ordinanze degli enti locali meno restrittive del Dpcm: "Non credo che le dichiarazioni di Conte si riferissero al Veneto, fino alla settimana scorsa abbiamo applicato i Dpcm in maniera restrittiva e i supermercati sono ancora chiusi alla domenica e sugli spostamenti e le seconde case, lo sport siamo in linea con il decreto ministeriale".

Poi invoca le elezioni: "Confermo la volontà di andare a votare a luglio. Ed è la posizione di tutta la Conferenza delle Regioni. Votare a ottobre-novembre la vedo più rischiosa, anche perchè l’Oms prevede una recrudescenza del virus, con rischio di non andare più a votare. I cittadini hanno un unico strumento, ed è meglio pagare lo stipendio a chi è eletto, non a chi è prorogato".