Si è celebrato oggi, sabato 11 maggio, il ricordo dell’eccidio di Iglesias avvenuto l’11 maggio 1920, per commemorare il sacrificio delle vite umane legato alla protesta dei lavoratori per ottenere migliori condizioni lavorative in miniera e un salario più alto, che trovò l’opposizione della direzione mineraria di allora.

Le vie del centro storico della cittadina sulcitana sembrano oggi tornate indietro nel tempo attraverso l’impegno e la partecipazione dei cittadini che si sono vestiti a tema per l’occasione in modo da rivivere e far rivivere a 360 gradi il ricordo di ciò che è successo 96 anni fa, quando 7 operai persero la vita e altri 26 rimasero feriti.

Un’atmosfera particolarmente suggestiva di una tragedia che viene rievocata ogni anno nel centro storico della città per non dimenticare il sacrificio di quei lavoratori.

Cosa successe l'11 maggio 1920

I minatori della Miniera di Monteponi avevano già protestato contro le difficili condizioni di lavoro e il misero salario, ottenendo il taglio del salario per la giornata di lavoro persa.

Un corteo di circa 2000 minatori decisero quindi, l'11 maggio, di marciare dalla miniera verso Iglesias per costringere il Sottoprefetto Cav. Farina a ritirare il provvedimento, ma a ad aspettarli c'erano i Reali Carabinieri. La situazione degenera e venne aperto il fuoco verso la folla in agitazione. 

Poco dopo le dieci del mattino di quella drammatica giornata morirono cinque minatori. Successivamente altri due persero la vita per la gravità delle ferite riportate, portando a sette il bilancio dei morti.