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Oggi, in occasione della giornata del “Fiocchetto lilla” per la sensibilizzazione e prevenzione dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, i Servizi Disturbi dell'alimentazione e Nutrizione - Dan del Dsmd zona nord e zona sud, congiuntamente agli ambulatori dedicati del Dsmd zona centro, organizzano una giornata di sensibilizzazione sui disturbi alimentari, con diffusione capillare in tutto il territorio regionale di attività informative, screening gratuito e presentazione dei servizi territoriali.
I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, in particolare l’anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata binge eating, sono un problema di sanità pubblica di crescente importanza e oggetto di attenzione sanitaria e sociale sul piano scientifico e mediatico per la loro diffusione, per l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione e per l’eziologia multifattoriale complessa.
Di recente, studi epidemiologici internazionali hanno rilevato un aumento dell’incidenza di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione nel genere femminile di età compresa tra i 12 e 25 anni.
In Occidente, Italia inclusa, si stima una prevalenza dell’anoressia dello 0,2-0,8% e della bulimia di circa il 3%, con un’incidenza dell’anoressia di 4-8 nuovi casi per anno su 100.000 individui e di 9-12 per la bulimia, con un’età di esordio tra i 10 e i 30 anni, e un’età media di insorgenza di 17 anni.
Attualmente questi disturbi rappresentano un importante problema di salute pubblica dal momento che risultano in continuo aumento. In particolare, nella bulimia e nel disturbo da alimentazione incontrollata, si registra un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza, tanto che tali patologie non riguardano più soltanto gli adolescenti, ma anche bambini in età prepubere, con conseguenze molto più gravi sul corpo e sulla mente.
L’importanza dell’identificazione e dell’intervento precoce sta nel fatto che, se non trattate adeguatamente, tali patologie aumentano il rischio di danni permanenti a carico di tutti gli organi e apparati dell’organismo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) che possono portare, nei casi più severi, alla morte. L’esperienza maturata evidenzia l’importanza di prevedere per queste condizioni un intervento precoce, strutturato e multidisciplinare, che si avvalga quindi della collaborazione di diverse figure professionali. Di fondamentale importanza a tal riguardo è la disponibilità di un “primo riferimento”, cioè di una “mappa” delle strutture pubbliche e convenzionate e delle associazioni dedicate ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, con un aggiornamento costante e periodico, al fine di garantire ai cittadini affetti da tali patologie, alle loro famiglie e ai vari operatori sanitari a cui tali soggetti afferiscono (medici di medicina generale, pediatri, gastro-enterologi, endocrinologi, dietologi ecc.) i migliori livelli di accesso e appropriatezza dell'intervento.
A tal riguardo, il 25 gennaio 2022 è stato presentato un lavoro organizzato dall’ ISS, iniziato circa 10 anni fa dal Ministero della Salute, su “La Mappatura territoriale dei centri dedicati alla cura dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione”, al fine di promuovere la mappatura nazionale dei servizi di cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
I dati presentati dalla Regione Sardegna hanno avuto un grande riscontro a livello nazionale, per l’organizzazione, negli ultimi anni, di una rete capillare di servizi ambulatoriali, diffusi su tutto il territorio regionale, con un sistema Hub and Spoke, che prevede la presenza di Servizi multidisciplinari centrali afferenti ai DSMD e Ambulatori Periferici diffusi sul territorio, sia per adulti che per minori.