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“Nella giornata della Liberazione, oggi più che mai in un’Europa insanguinata da una guerra liberticida, è necessario onorare la memoria degli oltre 4000 sardi impegnati nella Resistenza nazionale e di tutti coloro che hanno sacrificato la vita per costruire un’Italia libera e unita, contribuendo al processo di pacificazione e alla Liberazione dall'occupazione nazifascista e alla fine del regime fascista. Il mio pensiero va a tutti i popoli ancora coinvolti nei conflitti in Europa, casa nostra, come nel resto del mondo. Le guerre sono una sconfitta per l’umanità intera”. Il Presidente del Consiglio regionale da Rabat dove sta partecipando alla 9^ Conferenza della Commissione per lo Sviluppo sostenibile territoriale dell’ARLEM (Assemblea Regionale e Locale Euromediterranea) ricorda l’importanza della celebrazione di oggi.
“Il 25 Aprile deve essere un momento di unità e pacificazione nazionale, ma anche condivisione di valori comuni e universali, di libertà e democrazia ma anche di vicinanza concreta alle popolazioni ancora vittime di guerre, di occupazioni, di regimi antidemocratici. Ognuno di noi deve impegnarsi affinché la libertà, la democrazia e la pace siano il primo obiettivo da insegnare, imparare e perseguire. Il 25 aprile è l'occasione migliore per riflettere e ricordare che qualsiasi forma di oppressione è nemica della libertà, diritto inviolabile della persona” aggiunge Pais.