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A riportare la clamorosa notizia, stamattina, è La Nuova Sardegna. Tra venerdì e domenica venticinque pecore sarebbero state sbranate nelle campagne di Tula in tre diverse aziende agricole.
Gli allevatori colpiti, dopo aver sporto denuncia ai carabinieri, avanzano un pesante sospetto: e se fosse stata la pantera? I primi avvistamenti del felino esotico furono denunciati nelle campagne tra Bultei e Nughedu a febbraio, poi a Benetutti e infine a Pattada nelle scorse settimane. L'ipotesi, a questo punto, è che l'animale stia compiendo un percorso attraverso le campagne e i boschi di Logudoro e Goceano, seppure la reale presenza di una pantera in Sardegna, ad oggi, non sia mai stata documentata da prove fotografiche o di altro tipo.
Neppure gli esami dell'Istituto Zooprofilattico di Sassari sulle carcasse degli ovini uccisi in precedenza avevano dato risultati certi.
Gli avvistamenti però, ormai, si contano a decine senza considerare chi ha preferito non denunciarli per paura di essere deriso. Pare difficile pensare che tante persone abbiano avuto un abbaglio o abbiano mentito per attirare l'attenzione.
Il raggio d'azione di una pantera, dicono gli esperti, è di circa ottanta chilometri e per questo non sorprende l'idea che dal Goceano possa essersi spostata nelle campagne tra Tula e Oschiri, sulle rive del Lago Coghinas, a meno di 30 km di distanza in linea d'aria.
Ma ciò che più sorprende, ancora una volta, è la modalità di attacco del predatore che ha morso le pecore alle parti molli lasciandole agonizzanti e trascinandone una sopra un muro per consumare il "pasto", tipico, questo, delle modalità di caccia dei felini che tendono a portare le prede sopra gli alberi o, come in questo caso, sopra i muri.