Si è chiusa con successo la trentesima edizione del premio di Poesia sarda promosso dalle Acli Sardegna. L’evento è stato ospitato, sabato 7 e domenica 8 dicembre, all’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano

Ad aprire i lavori sono stati il presidente Acli regionale, Franco Marras, e la segretaria del concorso, Daniela Masia. Non sono mancati gli interventi del sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, e del preside dell’Istituto d’Istruzione Superiore “De Castro” di Oristano, Peppino Tilocca.

Grandi emozioni per la consegna del premio alla carriera, consegnato dal   direttore artistico Michele Pinna e dalla giornalista Simona Scioni a Tonietto Salis che lo ha voluto dedicare al fratello Francesco, morto alcuni anni fa. Un riconoscimento, questo, rivolto a personalità che abbiano inciso nella storia della cultura musicale, poetica, letteraria e artistica della Sardegna.

A leggere le motivazioni i componenti della giuria formata da Vincenzo Pisanu (presidente), Nino Pericu, Giuseppe Tirotto, Michele Pinna e Nicolò Migheli. Applausi anche per  i piccoli poeti provenienti dalle scuole primarie di Orotelli, guidati dalla docente Immacolata Salis, i quali hanno ritirato il premio della sezione “Scuola/laboratori linguistici per bambini” grazie al lavoro “Un arbu unu contu”, e hanno letto alcuni brani dei loro componimenti. 

Spazio anche alla musica con il cantautore Andrillo, alias Andrea Murgia di Cagliari, cche ha ricevuto il premio novità riservato alla Poesia musicata, per l’opera “Su chi est lebiu bolat”.

Il primo premio assoluto nella sezione “Poesia in rima o versi liberi” è andato ad Antonello Bazzu di Sassari per “Duria Ingannadora”, il secondo ad Antonio Canu per “No te' edat la terra”, e il terzo a Giangavino Vasco per “Nues de reselu”. A Tonino Fancello il Premio speciale della giuria per “Fortuna furistera”, mentre le menzioni speciali sono state assegnate a “Bisos” di Tonino Cau, “Eternidade” di Franco Piga, “Unu solu est su nidu” di Domenico Angelo Fadda, “Cudda tzia” di Giancarlo Secci e “Incantera” di Eliano Cau.  

A portarsi a casa la sezione è stato Peppino Fogarizzu con “Su bantzigu eredadu”, al secondo posto Costantina Frau con “Sa lezes suba sos cunzaos”, e al terzo Sandro Biccai con “Fata bi l’amos!”. Menzione speciale per Maria Antonia Fara con “Isvagos ismentigados”. Salvatore Pintore l’ha spuntata nella sezione Letteratura edita con il volume “Paràulas e silèntzios”.

Nella sezione a tema sui Valori delle Acli, la corona d’alloro se l’è aggiudicata Stefano Arru per “Chentales de sotzialidade (virtude Aclista)”. Menzioni speciali a Dante Erriu per “Eterna Amistadi”, ad Angelo Maria Ardu per “S’atera istrina” e Antonio Longu per “Semenonzos”.