PHOTO
I dipendenti di 5 Stelle Sardegna Tv, tecnici e giornalisti "preso atto dell'insostenibilità della situazione in atto", hanno deciso di "riprendere le iniziative di lotta a tutela dei propri interessi e della propria dignità" e, in accordo con i sindacati Cisl e Assostampa, hanno annunciato "il fermo totale dell'attività fino al pagamento di almeno uno stipendio".
"A fronte dell’impegno dimostrato a più riprese nel garantire le fasce informative, le produzioni e, in generale, la continuità nella programmazione, spiace prendere atto del totale disimpegno, sia formale che morale, posto in atto dalla proprietà nei nostri confronti.
Sono ormai nove le mensilità in arretrato. Ci pare che gli unici ad aver dimostrato attaccamento all’azienda e serietà nel rispettare i patti siamo noi. Anche l’accettazione di un’ulteriore tranche di cassa integrazione in deroga, a partire dal primo febbraio e per cinque mesi, senza avere garanzie scritte sul saldo integrale o parziale degli arretrati né sulla ripresa dell’erogazione della quota di stipendio che dovrebbe garantire, rappresenta un’ulteriore dimostrazione del nostro spirito di sacrificio.
Ciononostante, l’editore dà l’impressione di sfruttare a proprio vantaggio, avvalendosi di un comodo attendismo, la fase preliminare del concordato preventivo al quale l’azienda ha fatto ricorso ai primi di febbraio. Con il risultato che, a tutt’oggi, non possiamo contare su alcuna speranza di pagamento, né della quota ordinaria di stipendio, né degli arretrati maturati, né tantomeno della quota “morale” di 200 euro settimanali che l’editore si era impegnato a garantire di fronte ai rappresentanti sindacali il 5 gennaio scorso.