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Il calendario degli eventi natalizi si accende a Bidonì. Nel piccolo borgo che si affaccia sul lago Omodeo è in programma il 2 dicembre un ambizioso evento all’insegna dello spettacolo e della riscoperta culturale e musicale delle tradizioni isolane.
La manifestazione, proposta dall’amministrazione comunale grazie ai finanziamenti regionali previsti dalla Legge 7, è la prima delle due tappe del progetto “A ballu tundu, dal canto a tenore ai Dilliriana”, che andrà in scena anche a Nuragus il 16 dicembre.
Protagonisti dello spettacolo di musica, canti e danze, condotto da Giuliano Marongiu e trasmesso in streaming da Sardegna Live, saranno i tenores Populu Sardu di Oliena, Mialinu Pira di Bitti, Antoni Milia di Orosei, il cuncordu Gennargentu di Fonni. E ancora, Michelino Carta di Fonni, maestro dell’armonica a bocca, Enrico Bessolo, giovane studente universitario cagliaritano che proporrà un’attenta analisi sulla diffusione delle tradizioni popolari fra i giovani nei grandi centri cittadini dell’isola.
A completare il ricco parterre il gruppo Dilliriana (ideatore dell’evento) con Silvano Fadda di Austis all’organetto, Roberto Tangianu di Triei alle launeddas, Giovanni Demelas di Atzara alla tastiera, Carlo Crisponi di Lodine e Gianluca Fadda di Ghilarza alla voce.
“In una regione come la Sardegna – spiegano gli organizzatori – il patrimonio artistico e culturale è legato alla tradizione del canto a tenore, del canto monodico, del suono ancestrale delle launeddas e del campionario di strumenti musicali che nel corso dei secoli hanno svolto la funzione di sottolineare i passaggi di vita comunitaria, le danze tradizionali su tutto, nel susseguirsi delle ricorrenze o nei ritrovi delle sagre e feste paesane”.
“I festival musicali, le stagioni dei piccoli e grandi teatri, gli appuntamenti con i protagonisti della musica costituiscono un patrimonio culturale straordinario e una risorsa turistica importante in molti Paesi del mondo, non da meno in Italia e in Sardegna, dove il patrimonio musicale risulta essere ricco e variegato rispetto a tutte le realtà̀ che si affacciano sul Mar Mediterraneo”.
“Queste espressioni identitarie sono un vettore per il turismo, materiale su cui investire e progettare per dare smalto ai centri più rinomati della Sardegna, ma anche per rivelare i volti anche dei luoghi più nascosti e meno conosciuti della nostra terra, quelli che bisogna scoprire e valorizzare, che si trovano nelle zone più interne della regione”.
“Il progetto – spiegano ancora gli organizzatori della manifestazione – sceglie due località distanti e completamente differenti: Nuragus, 856 abitanti, paese del Sud Sardegna, Bidonì, 139 abitanti, comune della regione storica del Barigadu. Nei borghi che ospiteranno la rassegna sarà organizzato, oltre allo spettacolo, un convegno di studi di carattere internazionale dal tema ‘Musica, canto a tenore, espressioni identitarie in Sardegna: storia, storie e prospettive di sviluppo turistico’, nel corso del quale interverranno autorevoli relatori che operano da lungo tempo con qualificata e certificata esperienza”.