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“L’autosufficienza regionale non deve essere una chimera, ma il traguardo di un percorso definito, in cui ogni componente del sistema deve avere chiaro il proprio ruolo e altrettanto chiaro il compito da svolgere”. È un forte richiamo alla responsabilità di tutti, istituzioni e cittadini, quello lanciato dal Presidente dell’Avis Regionale Sardegna, Vincenzo Dore, in occasione della 53^ Assemblea annuale, tenutasi domenica 21 aprile a Castelsardo.
Davanti a una numerosa platea, composta da volontari Avis provenienti da tutta la Sardegna, e con la partecipazione del Consigliere di AVIS Nazionale, Salvatore Mandarà, il Presidente di Avis Regionale, Vincenzo Dore, ha illustrato i dati relativi all'andamento delle donazioni dell’anno 2023, che “confermano il nostro insostituibile ruolo nel sistema regionale Sangue”.
Nello specifico, nell’anno appena trascorso, le donazioni totali in Sardegna sono state 80.459, di cui 56.917 sono relative alle raccolte effettuate dall’Avis. Si è registrato un aumento, rispetto al 2022, di 1381 sacche: “Un incremento ottenuto grazie allo straordinario impegno di tutta la nostra rete associativa, dei dirigenti di tutte le Avis Comunali e Provinciali, dalla quotidiana operatività delle unità di raccolta associativa di Cagliari e Sassari”, ha sottolineato il Presidente.
Vincenzo Dore ha quindi parlato della grande generosità dei sardi, del lavoro quotidiano dell’Associazione e delle difficoltà operative del sistema trasfusionale. “Solo l’impegno dell’Avis in un sistema complesso come quello regionale non può essere sufficiente”, ha sottolineato Dore. Da qui l’appello alla Giunta Todde: “Vogliamo ribadire la nostra disponibilità alla collaborazione, presentare le nostre istanze e i nostri progetti per affrontare in modo approfondito tutte le problematiche del sistema regionale sangue”.
È bene ricordare che la Sardegna non è autosufficiente nella raccolta sangue e per questo è costretta a importare da altre regioni d'Italia. Il fabbisogno regionale del 2023, stimato intorno alle 110.000 sacche, è stato coperto con oltre 80.000 sacche da parte dei donatori sardi e circa 30.000 arrivate da altre regioni.
Tra le notevoli criticità presentate nel corso dell’anno, il Presidente dell’Avis Regionale ha ricordato l’ultima in ordine di tempo: “La rigida interpretazione di un decreto ministeriale di novembre 2023 che ha bloccato la collaborazione dei medici specializzandi con le strutture Avis, compromettendo numerose raccolte del mese di dicembre”.
Nel corso della 53^ Assemblea annuale, che rappresenta l'evento associativo più importante, sono stati anche esaminati i momenti più significativi che hanno scandito il 2023: le attività svolte, i progetti avviati e quelli da attuare, le collaborazioni strette, ad esempio con la Polizia di Stato, le campagne di sensibilizzazione alla donazione, l’esperienza del Servizio Civile vissuta da diversi giovani e gli assegni di merito per gli studenti meritevoli.
“Donare è un gesto di solidarietà incondizionata che può salvare molte vite – ha concluso il Presidente Vincenzo Dore -. Far parte dell’Avis significa ritrovarsi in un gruppo impegnato a diffondere i valori dell’altruismo, della cittadinanza attiva e la cultura del dono, soprattutto alle nuove generazioni”.
In conclusione, il Presidente, nel ringraziare i tantissimi Dirigenti associativi per l’attività svolta, ha ricordato che se tutti i soci donassero anche soltanto due volte l’anno, l’autosufficienza da chimera si trasformerebbe in solida realtà.