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Un'area di 12 mila metri quadrati a Cuglieri, andata distrutta dagli incendi nel 2021, viene rigenerata con la messa a dimora di oltre 400 piante. Un intervento che rientra nell'iniziativa “Le città che respirano” di Nespresso.
L'area è quella del castello del Montiferru, conosciuto come Casteddu Etzu, che a luglio 2021 ha subito una delle più grandi catastrofi ambientali in Italia. Sono andati distrutti dalle fiamme circa 12.000 ettari tra bosco e oliveti, che vantavano una tradizione plurisecolare, oltre ad esemplari millenari di oleastri, lecci, corbezzoli e impianti datati che risalivano a oltre 500 anni fa.
Alle pendici del maniero e nella parte di accesso, sono state ripulite le zone bruciate e recuperate le piante sopravvissute alle fiamme. Sono state poi messa a dimora oltre 400 piante. Il progetto 'Le città che respirano', lanciato nel 2020 da Nespresso, rientra nell'iniziativa 'Mosaico Verde', la campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi di AzzeroCO 2 e Legambiente.
“Questo progetto di rinaturalizzazione è solo l'ultimo di una serie di azioni che abbiamo intrapreso lungo tutto lo Stivale - ha sottolineato Silvia Totaro, Sustainability Manager di Nespresso Italiana - e con cui vogliamo continuare a portare più verde in Italia, allo stesso tempo difendendo le aree colpite, come quella di Cuglieri, e restituendole alla collettività”.
Un simbolo di rinascita sono anche i nuovi germogli dell'oleastro millenario di 'Sa Tanca Manna', divorato dalle fiamme e dato per perduto. Solo la dedizione dei volontari dell'Associazione Montiferru, che per mesi lo hanno accudito montando dei teli per proteggerlo dai raggi solari, innaffiandolo e ripulendolo dalle sterpaglie, ha permesso al Patriarca di rigenerarsi. “Il progetto di bonifica dell'area e di ripristino rappresenta per le comunità locali un momento di recupero importante che fa bene alla nostra terra e allo straordinario paesaggio che dalle montagne ci accompagna fino al mare”, ha commentato il sindaco di Cuglieri Andrea Loche alla cerimonia di inaugurazione dell'area.