L’allarme è giunto ieri sera alle 22:15 con una chiamata diretta da parte di un amico del gruppo, informato dell’esplorazione che, a seguito del ritardo, ha allertato i soccorsi, così il Soccorso Alpino e Speleologico Sardegna dalla sua pagina Facebook.

La grotta di Ispinigoli è parte del più ampio complesso carsico Ispinigoli-S. Giovanni Su Anzu – Sos Jocos, tre cavità naturali comunicanti il cui sviluppo raggiunge i 18 km.  Non essendo stati individuati nei tre ingressi, è stata avviata la ricerca all’interno delle cavità partendo da Ispinigoli. Mentre una prima squadra ha avviato la ricerca da Ispinigoli, alle 4:30 si è immersa la nostra squadra di speleosubacquei dall’ingresso di S. Giovanni Su Anzu, cavità completamente allagata, ed è riuscita finalmente a trovarli oltre il sifone in una parte asciutta, infreddoliti ma stanno bene.

I sette speleologi, entrati dalla grotta di Ispinigoli, avevano programmato l’uscita da S. Giovanni Su Anzu che però hanno trovato completamente allagata e non ha permesso loro di proseguire. La loro posizione risulta a oltre un chilometro dall’ingresso dell’altra cavità di  Sos Jocos e li si farà uscire da quell’ingresso.

La squadra degli speleosub è entrata nuovamente con delle sacche stagne contenenti viveri e abbigliamento caldo, mentre un’altra squadra li ha raggiunti da Sos Jocos per poi accompagnarli verso l’uscita.

Nella manovra di recupero sono impegnati circa 30 tecnici provenienti dalle stazioni di Nuoro, Sassari, Iglesias e Cagliari. Presenti sul posto anche i Carabinieri della Stazione di Nuoro.

E' stato allestito il Campo Base ed è stata istituita la direzione delle operazioni per coordinare le squadre dei tecnici e le varie fasi dell’intervento di soccorso.

Foto dalla pagina Facebook Soccorso Alpino e Speleologico Sardegna - CNSAS