Fra meno di 24 ore scoccherà l'ultimo giorno di luglio, e con esso la sua ultima domenica. Come da consuetudine, a Gavoi avranno inizio celebrazioni e festeggiamenti in onore della Vergine d'Itria. Ogni anno, giunti a questo periodo, per tre giorni devoti e pellegrini soggiornano nelle cumbessias dell'omonimo santuario e partecipano alle messe e alla processione religiosa. Fra i tanti momenti di raccolta spicca un evento, forse il più atteso: Su Palu de Sa Itria. La tipica corsa a cavallo si svolge la domenica pomeriggio, ed è una delle manifestazioni equestri più amate e seguite del panorama isolano e non solo, con appassionati provenienti da tutta la Sardegna e persino da oltremare.

In origine la competizione si svolgeva su una mulattiera che costeggiava il muro di cinta del Santuario. Per esigenze di viabilità negli anni si è dovuti ricorrere all'individuazione di una nuova pista, oggi situata all'interno di un terreno adiacente alla chiesa. Il palio può vantare una storia ultracentenaria, e le sue origini risalgono con certezza al 1388, quando venne stipulato il trattato di pace fra Eleonora d’Arborea e Giovanni d’Aragona, figlio di Pietro IV. L'accordo venne raggiunto il 25 gennaio a Cagliari, grazie alla sapiente mediazione di Bernardu Lepore, gavoese, sindaco e procuratore di tutte le contrade della Barbagia di Ollolai e “Curatore di Agustis” (Austis). Per riconoscenza, Lepore ottenne da Eleonora alcune agevolazioni fiscali per Gavoi. La giudicessa inoltre, attraverso un importante patronato in denaro, finanziò l’istituzione della corsa di cavalli da svolgersi nell’altipiano di Lidana, giunta sino ai giorni nostri. 

Anche quest'anno il palio, col suo cospicuo montepremi, si conferma una delle corse più remunerative di tutto il Paese per la categoria anglo arabo di 4 anni ed oltre. Il budget raggiunge infatti i 21mila euro, di cui ben 13mila destinati al vincitore. L'evento, organizzato dal Comitato Nostra Signora d'Itria, col patrocinio dell'Assessorato regionale al Turismo e dell'Amministrazione comunale di Gavoi, vedrà dunque competere cavalli e fantini, in una spettacolare sfida nell’altipiano gavoese, attraverso un percorso tecnico e avvincente.