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A Gavoi fervono i preparativi per Su Palu de Sa Itria 2014. L'evento si svolge in occasione della Festa in onore della Vergine d'Itria in un percorso di fede e tradizione. Il Palio, in programma oggi alle 17, richiama ogni anno migliaia di visitatori che assistono ad uno spettacolo unico che si svolge in un suggestivo scenario naturale.
La corsa consiste in una cavalcata lungo un percorso di 1200 metri per ciascuna batteria, mentre per la finale i cavalieri percorrono 1600 metri. Il montepremi è di 20mila euro. Nell'altopiano di Lidana si ripete quel sentimento di appartenenza alla tradizione di cui Paolo Pillonca parla nei suoi scritti, quando descrive l'importanza del cavallo per i sardi.
«La storia delle tradizioni equestri della Sardegna cammina di pari passo con la storia dei sardi. La vita quotidiana del popolo è stata segnata nel suo cammino millenario dalla presenza del cavallo».
Le origini de Su Palu de Sa Itria sono da ricercarsi nel lontano 1388, anno in cui Eleonora d'Arborea e Giovanni d'Aragona stipularono il trattato di pace. Il momento storico è racchiuso nel “Codice Diplomatico della Sardegna” secondo quanto redatto dallo storico Pasquale Tola nella sua raccolta di atti e pergamene sulla Storia della Sardegna.
Al Trattato si arrivò grazie all'opera mediatrice di Bernardu Lepore, gavoese, Sindaco attore e procuratore di tutte le contrade della Barbagia di Ollolai e “Curatore di Agustis”, Austis. Eleonora intervenne anche con un alto patronato in denaro utile per l'istituzione di una corsa di cavalli da svolgersi nell'altipiano di Lidana, in territorio di Gavoi.
Il percorso storico traccia l'origine che porta oggi i gavoesi a rinnovare l'appuntamento con Su Palu de Sa Itria.