Questo pomeriggio, dalle 17, l’intera comunità di Guamaggiore si stringerà intorno alla figura Mario Masala, grande poeta estemporaneo di Silanus scomparso nel 2015 all’età di 80 anni, per dedicare al vate una piazza del paese, in segno di riconoscimento del rapporto affettivo consolidatosi nel tempo durante per le sue memorabili esibizioni sul palco.

Il primo appuntamento sarà nella chiesa parrocchiale per una messa in suffragio. Subito dopo, il corteo si sposterà, per la benedizione di quella che da oggi si chiamerà piazza Mario Masala. Successivamente, ci sarà tutta una serata dedicata ai canti e alle musiche, nonché ai dibattiti e filmati che rievocheranno la figura del poeta.

Saranno presenti i suoi familiari con il sindaco di Silanus, Giampietro Arca, il giornalista Pier Sandro Pillonca, figlio di Paolo, storico narratore dei grandi interpreti della poesia a bolu, ai quali ha dedicato il suo ultimo libro “O bella Musa, ove sei tu?”. Né mancherà Chiara Cocco, che su Mario Masala ha scritto la sua tesi di laurea.

Particolarmente commosso è il figlio del poeta, Dario, che interpreta lo stesso stato d’animo dei suoi famigliari verso la comunità di Guamaggiore: “Accogliamo con orgoglio e gratitudine questa dedica, giunta da una comunità e da una zona della Sardegna con la quale mio padre aveva un profondo legame. Lo consideriamo un segnale di stima per il poeta e per la persona, nonché per una tra le espressioni culturali e popolari più importanti dell’Isola”.

L’esordio di Mario Masala sul palco ebbe inizio quando ancora giovanissimo, aveva solo 16anni. Eccola s’otada che ha chiuso la sua prima gara, a Silanus, il 10 agosto 1951.

“Populu si cuntentu ses restadu

de rispondere presente in custu situ

Creo chi ap’a bènnere iscusadu

si istanote no tenzo su meritu

Ca m’est bistadu de improntu itu

ma si tenzo sa sorte e ch’apo pannu

ja bos l’apo a cantare un ater’annu"