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Attimi di paura nella notte di sabato a Lotzorai, dove l'auto dell'ex vicesindaco Esquilino Cinus è stata data alle fiamme. Si è trattato di un'attentato incendiario, i responsabili hanno versato liquido infiammabile sopra il parabrezza della Jeep Cherokee di Cinus appiccando poi il fuoco. Non è la prima volta che il 52enne, attualmente componente del gruppo consiliare di minoranza guidato da Antonello Rubiu, subisce atti intimidatori. Già due anni fa era stato infatti destinatario di scritte recanti minacce apparse sul muro del cimitero.
Circa due settimane fa è toccato al fratello del capogruppo Rubiu, quando un vecchio furgone di sua proprietà è stato dato in pasto alle fiamme. E ancora, a metà ottobre, è stato danneggiato dalle fiamme il mezzo di un impresario. Una serie di episodi dinnanzi ai quali non si può rimanere indifferenti. Cinus si trovava a casa sua quando il veicolo è stato bruciato, prendendo fuoco nella parte anteriore, dove è stato cosparso il liquido. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Tortolì e i carabinieri della stazione di Lanusei.
Un'amara sorpresa per l'ex vicesindaco, turbato per questa scia di odio da parte di pochi ignoti che lo perseguita da un paio d'anni. "Non so da dove arrivi - racconta a Sardegna Live -. In paese non ho nessun nemico né ho mai avuto nessuno screzio. E' la quinta volta che mi candido, facendo parte sia della minoranza che della maggioranza, ma - ribadisce - non ho mai avuto problemi con nessuno".
"Ho fatto l'assessore ai Servizi sociali, e - aggiunge - penso di aver lavorato bene". Vicinanza anche da parte del primo cittadino e dell'amministrazione tutta: "Il sindaco ha subito contattato, la mattina successiva all'accaduto. Abbiamo un ottimo rapporto". Si indaga, adesso, per cercare di venire a capo della vicenda e mettere fine a questa scia di fuoco: "Domani mattina alle 10,30 sporgerò denuncia ai carabinieri".
Nessun indizio, neanche da parte del destinatario, che possa condurre al momento ai responsabili: "Non posso neanche minimamente immaginare chi sia stato". La speranza è che quanto accaduto non passi in sordina senza che venga fatta luce, e che venga fatta chiarezza anche sugli altri recenti episodi, di cui fino ad oggi "non si è saputo niente".
Anche il consigliere regionale dei Progressisti, Gianfranco Satta, ha commentato la vicenda, evidenziando quanto certi episodi nei confronti degli amministratori locali siano sempre più frequenti: "Voglio esprimere solidarietà piena a Esquilino Cinus, sindaco di Lotzorai. Sabato notte hanno dato alle fiamme la sua autovettura, ma già nel 2019 fu fatto oggetto di scritte minacciose sul muro del cimitero locale".
"Sono tanti - afferma - gli amministratori sardi minacciati o fatti oggetto di attentati. Bisogna difenderli, fare quadrato. Sono stato sindaco e so bene quanto complicato sia essere l’ultimo avamposto dello Stato in comunità che hanno problemi antichi, in un contesto complicato da sempre, ma che oggi è acuito da un’emergenza sanitaria che sembra non avere fine".
"Ma questi uomini e queste donne che si mettono al servizio delle loro comunità devono avere il nostro appoggio, il nostro sostegno e le comunità - sottolinea Satta - hanno il dovere di isolare i violenti, sempre e comunque".