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“Forza Dinamo! Sono veneto, però tenevo questa squadra”. È quasi una dedica alla squadra di coach Gianmarco Pozzecco quella di Roberto Citran, per la Menzione speciale per l’interpretazione nel cortometraggio “Mon clochard”, di Gian Marco Pezzoli, assegnato ieri al Sardinia Film Festival sul palco del Cinema Miramare di Alghero.
L’artista ha ricevuto l’ambito riconoscimento dal produttore Giannandrea Pecorelli, componente della prestigiosa giuria internazionale formata inoltre dal direttore dell’Ufficio promozione culturale SIAE, Danila Alda Confalonieri e dal giornalista marocchino Abdelkarim Oakrim.
Il vincitore assoluto di questa quattordicesima edizione del festival organizzata dal Cineclub di Sassari è “My Tyson” di Claudio Casale, già vincitore, nei giorni scorsi, del Premio Villanova Monteleone per il Miglior documentario italiano.
Il giovane regista romano ha ricevuto la Medaglia della Presidenza della Repubblica dalle mani del presidente del Sardinia Film Festival, Angelo Tantaro, affiancato dalla presentatrice Rachele Falchi e la project manager Marta Manconi.
Miglior Vetrina Sardegna - Premio Obus, è andato a “Klepsydra” di Adriana Perra e Roberto Fara. Miglior fiction italiana a “Solstizio d’inverno” di Alessandra Pescetta; miglior fiction internazionale a “Beetween the lines” del francese Frederic Farrucci; e miglior documentario internazionale a “The “European Dream: Serbia” del regista spagnolo Jaime Alekos, che conquista anche il premio Giuria Ristretta maschile. La Giuria Ristretta femminile è stata assegnata a “Ian, a moving story” di Abel Goldfarb (Argentina).
La Medaglia del presidente della Camera, Premio scuola under 18 se lo è aggiudicato “Giustino, uccellino coraggioso” di Mena Solipano, mentre il Premio Diari di Cineclub a “Noi soli” di Francesco Alessandro Cogliati.
Tra gli altri premi assegnati il miglior Cortometraggio sperimentale se lo è portato a casa “4664” dell’argentino Federico Robles (Argentina), e il miglior Video art “Orbit” dell’olandese Martin Tess. Il Bosa Animation Award è andato a “Mercurio” di Michele Bernardi.
Protagonisti sul palco del Miramare anche gli attori Marit Nissen e Paolo Sassanelli. Quest’ultimo ha parlato del suo progetto “La grande fuga”, un’esperienza di volontario per portare il cinema all’interno delle carceri. Un’esperienza che da Regina Coeli si vorrebbe replicare nelle carceri di tutta Italia, e tra queste nella struttura di Bancali.
“Il Sardinia Film Festival si conferma sempre più un evento dal respiro internazionale, grazie anche alla collaborazione dei Comuni di Sassari, Villanova Monteleone, Alghero, Bosa e di importanti partner privati – ha affermato il direttore artistico Carlo Dessì -. Ciò che è emerso in tanti giorni trascorsi insieme è la volontà di comunicare, all'insegna dello scambio culturale, della tolleranza, dell'accoglienza. Valori tipici della nostra terra che si fanno così bandiera di democrazia e di interscambio nel mondo intero”.