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La Asl di Nuoro prepara il suo piano di assistenza sanitaria per i profughi provenienti dall' Ucraina e il direttore generale Paolo Cannas, con una lettera, invita i sindaci dei 52 paesi della Provincia barbaricina affinché comunichino alla direzione generale dell'azienda sanitaria, i nominativi e le generalità dei cittadini ucraini ospitati nei propri comuni.
"L'obiettivo - spiega il manager - è quello di dare un protocollo per la presa in carico, pur temporanea, di quanti arrivano nel Nuorese per approntare al meglio l'accoglienza, l'Asl 3 sta facendo la sua parte in una rete che coinvolge anche altri attori: la Prefettura di Nuoro, la Protezione Civile, i Comuni, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, Croce Rossa, ecc." "Al di là dell'emergenza sanitaria legata al Covid, che l'Ucraina ha contrastato con una campagna vaccinale a cui ha aderito circa il 35% della popolazione, nel Paese attualmente travolto dalla guerra si registrano altre piccole criticità soprattutto per il morbillo e la polio - spiega il direttore sanitario, Peppino Paffi - Oltre alla vaccinazione Covid, quindi, diventa prioritaria una prima visita, con anamnesi preliminare, tracciamento (tampone), e presa in carico della persona. Senza trascurare, in molti casi, la presenza di eventuali traumi psichici. Tutti i migranti provenienti dal territorio ucraino hanno diritto all'iscrizione temporanea al Servizio sanitario regionale".